100 CRONOLOGIA STORICA mura e per ricompensa dell’assenso eh’.eglino accorderebbero alla sua incoronazione. Federico sdegnalo rigettò alteramente così vergognose condizioni, superò i deboli ostacoli die se gli opponevano e il 18 giugno 1155 si fece incoronare da papa Adriano IV dopo aver però adempiuto ad una formalità richiesta dal pontefice e che molto dovette riuscir grave alla sua fierezza; quella cioè di tenergli la staffa mentre saliva sulla sua mula per recarsi a quella cerimonia. I deputati del popolo romano spediti a quel principe per prestargli giuramento osarono dirgli : » Noi vi » abbiam fatto nostro concittadino e nostro principe di uno » straniero eh’eravate. Voi dovete dunque per parte vostra » prometterci la conferma dei nostri privilegi ». Allora Federico assumendo il tuono di padrone lor rispose. » Roma » non è più quella che fu un tempo. La sua potenza si è » trasfusa prima nei Greci, poscia nei Francesi. Non è vero » che voi mi abbiate chiamato nè fatto vostro principe e » vostro concittadino. Carlomagno ed Ottone vi hanno con-» quistato coll’armi ec. Sappiate che non ispetta ai sudditi » di dar la legge al sovrano » . L’imperatore di ritorno dall’Italia tenne una dieta a Worms ove condannò alla pena dell’ harnescar il palatino Ermanno e dieci altri conti. Il primo.ne fu però dispensato a cagione delle sue infermità. Federico non affezionato a Roma proibì l’anno 1157 a tutti gli ecclesiastici de’ suoi stati di rivolgersi ad essa sia per la collazione dei bene-iìcii 0 per qualunque altra materia. Giunsero a Besancon presso l’imperatore due legati spediti da Adriano per lagnarsi di tale divieto. Nella lettera che gli consegnarono pareva volesse dire il papa che gli aveva conferito l’impero a titolo di benefizio. Uno dei legati ebbe l’imprudenza di sostenere questa interpretazione, e il conte palatino di Witeisbach trasse la spada per ucciderlo. L’imperatore trattenne il conte e rimandò al papa i legati. Durante lo stesso soggiorno l’imperatore tenne una dieta in cui si lece prestar giuramento di fedeltà dai signori del regno d’Arles cui l’anno prima aveva staccato da quello dell’alta Borgogna , li sottopose ad annuo tributo e richiese da essi la promessa di seguirlo alla guerra; mediante la quale lasciò loro le investiture ordinarie, non riserbando per se che i