DEI RE DI DANIMARCA 467 lih. Ili c. 54). Erico ebbe anche da una concubina Haràld creato da lui viceré in sua assenza e che fu deposto dal popolo per la sua cattiva condotta, non che Erico, che giunse alla corona di Danimarca, e Cecilia moglie di Hàquin e madre del re Erico III. Il soprannome di Buono fu giustamente dato ad Erico I. ) iss’ egli co1 suoi popoli (cosi un1 antica cronaca) come un padre co’ propri figli e nessuno si dipartì mai da lui senza essere stato consolato. Sotto il suo regno L.undcn fu eretto in arcivescovato per le chiese dei tre regni di Danimarca, Svezia e Norvegia. Liemar arcivescovo di Brema, da cui dipendevano per I1 innanzi, diè luogo a tale erezione mercè una scomunica ingiusta con cui colpi 0 colpir volle Erico. Questo principe essendosi recato a Roma per trattar la sua causa contra il prelato, ottenne da Pasquale li, non si sa in qual anno, che le chiese del Nord sarebbero soggette ad una metropoli scelta tra esse per agevolare la spedizione degli affari, e quella di Lunden fu stimata la più opportuna a tale oggetto. Ma la cosa non fu consumata che sotto il regno seguente. N I C 0 L A 0. L’anno 1 io5 NICOLAO quinto figlio naturale di Svinone li sostituì dopo due anni d’interregno il fratello Erico a pregiudizio dei figli di quest’ultimo e pel rifiuto fattone da Ubbone che 11’era il primogenito a cui fu offerta la corona. Nel 1126 Enrico di lui nipote figlio di sua sorella Estrithe, principe de’Vandali, gli dichiarò guerra. Canuto 0 Pier Canuto altro suo nipote figlio del re Erico I duca di Sleswick e re degli Abodriti (tale era il nome degli Slavi occidentali) marciò contra Enrico e lo astrinse a chieder pace. Questo non fu il solo servigio reso da Canuto a Ni-colao. Harald fratello del primo e suo primogenito i cui vizi lo avevano fatto escludere dal trono di Danimarca, devastava impunemente questo regno e infestava i mari colle sue piraterie. Canuto unitosi ad Erico altro suo fratello, riuscì a reprimerlo e a ristabilire in Danimarca la quiete. La gloria che procurarono a Canuto le sue gesta e le sue virtù destò la gelosia di Magno figlio del re Nicolao , e