DEGL’ IMPERATORI D’OCCIDENTE 163 posto un brano sulla mensa del re dei Romani e il resto lasciato al popolo. Nel dì 25 luglio 1564 Massimiliano succedette in tutti gli stati di suo padre non che in tutte le buone sue prerogative. Questo principe nel corso del suo regno fu occupato a prevenire tutte le discordie che po-teano sollevarsi in Alemagna. Accordò ai Protestanti d’Austria la libertà di coscienza nè volle prendere veruna parte nelle guerre di religione che intorbidavano la Francia ed i Paesi-Bassi. Egli aveva in orrore la persecuzione: Non si onora il padre comune degli uomini coll’arrossare gli altari di sangue eretico. Massimiliano morì a Ratisbona il 12 ottobre i5j6 in età di cinquant’ anni dopo averne regnato dodici, due mesi e diciasette giorni. Questo principe avea imparato sei lingue e se ne giovava per mantenere corrispondenze con tutti i principi cristiani dell’Europa. Umano, politico, conoscitore degli affari e degli uomini, per essere un grand’imperatore non gli mancava che fortuna c attività. Egli aveva sposata il 18 settembre i548 Maria figlia dell’imperatore Carlo Y morta a Madrid il 24 febbraio j6o3 da cui ebbe quindici figli. I principali sono Rodolfo che segue; Mattia pure imperatore; Massimiliano gran-mastro dell’ordine Teutonico; Ernesto governatore dei Paesi-Bassi; Alberto governatore pure dei Paesi-Bassi;.Ven-ceslao gran priore di Castiglia; Anna maritata nel ì57o con Filippo II re di Spagna; Elisabetta moglie di Car- lo IX re di Francia. Massimiliano lasciò inoltre una figlia naturale per nome Elena che aveva avuta dalla figlia di un conte d’Oostfrise. Due amanti, un cavaliere spagnuolo orrevole pe’suoi natali, la forza, la statura ed il valore, non che il barone di Talberg che in nulla a lui cedeva, domandarono collo stesso ardore Eleua in isposa. Massimiliano per accomodar la faccenda la promise a Quello dei due che avesse l’accortezza di porre entro un sacco il suo rivale. L’alemanno insaccò lo spagnuolo e per conseguenza divenne genero dell’imperatore (Valvasor Carniolce Ducatus gloria.)Forse provenne da ciò il proverbio: mettere un uomo in sacco. Il diritto di primogenito pare siasi stabilito sotto Massimiliano II nella casa d’Austria, non avendo i suoi figli cadetti avuta veruna parte alla sua successione (Pfefi’el)