CRONOLOGIA STORICA M A T T I A. L’anno iGì i MATTIA successore di Rodolfo di lui fratello negli stali ereditarli, fu incoronato re di Boemia a Praga il 23 maggio. Il cardinale Dictricbstein prima della cerimonia tenendo per una mano quel principe, e per l’altra il burgravio disse all’assemblea: «Ecco Mattia 35 re di Ungheria-, volete averlo e riconoscerlo per vostro re? « Tutti avendo acconsentilo con grida di gioia, il prelato mise la corona in testa al principe, e recitò molte preci; indi i signori prcstarongli giuramento toccando con due dita la sua corona. Otto giorni dopo egli stesso ne fece uno col quale obbligavasi a conservare i privilegi e gli statuti del regno, e ratificò gli accordi fatti tra i Cattolici e i Protestanti. Ma tali giuramenti non guarentirono durevole pace al regno. L’anno i6’i8 ricominciarono in Boemia le turbolenze che produssero la guerra detta dei trent’anni occasionata dagli stati ecclesiastici col far abbattere i templi de’Protestanti. Questi non lasciarono impunita la violenza, e il 23 maggio dell’ anno stesso si unirono in gran numero e col pretesto di un’infrazione fatta alle lettere patenti del 1609 pel libero esercizio di lor religione salirono al castello e*gettarono dalle finestre sommamente alte due dei principali signori cattolici in un al secretario di stato. La loro caduta non fu fatale a motivo dell’ acque del fossato sottoposto e il secretario serbò anzi tanta prestezza di spirito di chieder perdono ad uno dei due signori se gli era caduto addosso. Ebbero inoltre la lorluna di non esser rimasti feriti da verun dei colpi di lucile che lor furono tirati. I sediziosi che aveano a lor capo il conte de Thurn 0 della Tour, s’impadronirono poscia del governo, assoldarono truppe e formarono una confederazione di diverse provincie. I principi protestanti si unirono ai Boemi e inviarono ad essi soccorsi. Si oppose loro la lega cattolica pel mantenimento della religione, e 1’anno 1619 fu tenuta l’assemblea d’ Egra per pacificare le turbolenze, ma essa tornò inutile. Morì Mattia di rammarico a Vienna il 20 e 11011 il 10 marzo dell’anno stesso (V. Mattia imperatore c. Mattia re di Ungheria.)