DEI RE DI POLONIA 437 con Caterina de Bnin Opalinska sua sposa alla presenza del re di Svezia che intervenne incognito alla cerimonia. Schu-lemburg generale dei Sassoni, continuò nella difesa del suo signore, ma fu sbaragliato il i3 febbraio 1706 da Renschild generale svedese a l'rauenstadt; colpo che rovinò interamente il partito di Augusto. Nel mese di settembre Carlo penetrato in Sassonia e sottomesso colla sua sola presenza tutto l’elettorato, Augusto si confessò vinto e chiese pace, che fu conchiusa il 24 del mese stesso ad Ah-liaenstadt. Le principali condizioni furono che Augusto rinuncierebbe alla corona di Polonia ed all’alleanza dei Russi. Inoltre il re volle per colmo di umiliazione che scrivesse a Stanislao una lettera di felicitazione sul suo avvenimento al trono. Ma la battaglia di Pultawa Vinta l’B luglio 1709 contra gli Svedesi dai Russi, cangiò interamente aspetto agli affari così in Polonia come in Svezia. Augusto allora disconobbe il trattato di Alt-Ràenstadt, rientrò in Polonia verso la fine di agosto , obbligò Stanislao a ritirarsi nella Pomerania svedese e si rimise in possesso del trono. Il settato convocato a Thorn il 2 ottobre successivo lo riconobbe di nuovo a suo legittimo sovrano con una dichiarazione resa da lui pubblica. FEDERICO AUGUSTO ristabilito. L’anno 1709 FEDERICO AUGUSTO ristabilito solennemente sul trono, ebbe a combattere per alcuni anni i rimasugli del partito di Stanislao comandati dal palatino di Kiow. Tutti i principi del nord eransi intanto collegati per dividersi le spoglie di Carlo XII che sconfitto aveva dovuto procurarsi un asilo nella Turchia. Stanislao fedele verso il suo protettore abbandonò la Polonia inondata di Russi per recarsi ad opporsi allo smembramento della Svezia. Stralsund, Rostock, Stettino e Gustrow furono i teatri se non delle sue vittorie, almeno del suo valore. Non potendo conservarsi in Pomerania passò in Svezia e riuscì di spegnervi le ribellioni nascenti. Avrebbe pure desiderato di poter render la pace alla sua patria con un’ abdicazione volontaria, ma la sua delicatezza non permettendogli di far