DEGL’ IMPERATORI D’OCCIDENTE diritti di regalia; nominò poscia l’arcivescovo di Vienna ad arcicancelliere del regni d’Arles e conferì la luogotenenza generale sotto il titolo di esarcato all’ arcivescovo di Lione. L’anno ii58, non il 115*7 come pretende Schoepflin, ebbe luogo una nuova spedizione di Federico in Lombardia. Parecchie delle sue città avevano ad istigazione dei Milanesi formato tra esse una confederazione per conservare la loro libertà a spese dell’impero. Federico assediò Brescia impadronendosene il mese di luglio. Marciò po’seia contra Milano ove entrò vittorioso l’ò settembre dopo un mese d’assedio e ne cambiò il governo. Al veniente San Martino presiedette ad una celebre dieta raccolta nella pianura di Iioncaglie. Egli si fe’ vedere col più imponente apparato e spogliò dei diritti di regalia le città e i signori, chierici e laici che li possedevano senz’aver titoli attendibili. Invano si oppose il papa a tali atti di sovranità. Federico informato delle trame eli’ egli di concerto coi Milanesi ordì contra lui, per vendicarsi abrogò l’antico formulario delle lettere che la cancelleria imperiale spediva ai sovrani pontefici coll’ordine di non parlar loro se non colla seconda persona del singolare e non nominarli nella sottoscrizione. se non dopo l’imperatore (Pfeffel); vendetta bassa e poco degna di un gran principe. Il governo municipale di Milano spiaceva soprattutto a Federico. L’anno ii5g .egli inviò il suo cancelliere Rinaldo, quel desso che fu poi arcivescovo di Colonia, in un con Ottone palatino di Baviera per abolire i consoli e sostituir loro un podestà. I Milanesi irritati per questa innovazione formalmente contraria all’ultima capitolazione, volevano fare in pezzi i commissari e appena lasciarono loro il mezzo della fuga. Nel tempo stesso Federico fece intimare ai Cremaschi alleati dei Milanesi di atterrare le loro mura, ma non fu meglio obbedito. 11 papa non mostrò opposizione a tali misure benché vi aveva interesse, poiché era intenzione di Federico di esercitare 1’ autorità sovrana sul patrimonio di San Pietro e riscuoterne i medesimi diritti come sulle terre dell’impero. 11 papa e l’imperatore erano in procinto di venire ad una aperta scissura quando mori Adriano il i.° settembre i i5g. Allora Federico prese