434 CRONOLOGIA STORICA circa cinque anni, fu colto da apoplessia clic lo rapi il 17 giugno 1696 nell’ anno scssantesimosesto dell’ età sua e ventesimoterzo del suo regno. Qualche tempo prima un vescovo ad istigazione della regina lo esortò, proponendogli il proprio esempio, a dettare il suo testamento. Avete fatto un testamento! soggiunse egli. 0 Medici, mediani pertundite venam (Giuvenale)! 0 medici apritegli la vena frontale per restituirlo in senno ! Immagina egli che i vivi non sappiano acconciarsi senza il consenso dei morti. Indi prendendo un tuono più serio, aggiunse: Un testamento da parte mia a nulla gioverebbe. Non vedete voi che tutti i Polacchi hanno la testa ribaltata e il cuore corrotto? Posso io sperare di ristabilire l’ordine col far testamento? Che cosa divennero (¡uellifatti dai re miei predecessori ? Se io ne facessi uno, avvilupperei sempre più le cose della nazione. Questo principe, modello degli eroi, l’emulo e il protettore dei letterati, fu assai più collagrimato dagli stranieri che dai propri sudditi. Allo scorger la sua tomba Carlo Xll versò lagrime ed esclamò: Un re sì grande non doveva mai morire. Non leggesi che- verun polacco abbia mostrata la stessa sensibilità per la sua memoria. Egli avea sposata il G luglio i665 Maria Casimira de la Grange vedova di Jacopo Radziwil, principe di Zamoski, palatino di Sandomir e figlia "di Enrico de la Grange marchese di Arquien fatto cardinale dal papa atteso il rifiuto datogli dal re di Francia del titolo di duca. Questa principessa dopo la morte del suo sposo ritiratasi in Roma, vi rimase sino al iyi4 donde trasferitasi a Blo.is mori il ‘3o gennaio 171G in età di settantacinque anni. Il suo corpo fu trasportato a Varsavia. Ella fece Sobieski padre di tre figli, Jacopo morto nel 1737, Alessandro morto in Roma il 19 novembre 1714 in età di trentasett’anni pochi giorni dopo indossato l’abito di cappuccino, e Costantino in un ad una figlia Cunegonda maritata nel 1694 a Massimiliano elettor di Baviera.