DEI RE DI DANIMARCA 477 neggiò per ottenerlo, e riportò la pluralità dei voti contra Burehard gran prevosto di quella chiesa di lui competitore. Papa Innocente III ad istigazione del re di Danimarca cassò tale elezione, ma Filippo re di Germania die’truppe al prelato con cui si pose in possesso dell’ arcivescovato. 11 re di Danimarca soprarrivò alla testa di un esercito <-trionfar fece alla sua volta il partito di Burehard. La morte di Filippo accaduta nel 1208 terminò di rovinare le cose del suo protetto. Il re Waldemar fé’guerra ai conti di Schwerin che gli avevano dato motivo a lagnanze, e la devastazione delle loro terre li fece rientrar nel dovere. Nel 1210 Waldemar portò le sue armi nella Pomerania orientale, oggidì Prussia Reale, sottomise quella grande provincia, ricevette l’omaggio del duca Mistwin e ricuperò la città di Danzica edificata e perduta da suo padre. Nel 121/j Federico II spedì da Metz un diploma con cui cedeva alla Danimarca tutte le provincie possedute da Waldemar in Alemagna, cioè a dire tutte le provincie settentrionali dell’Elba lungo la spiaggia meridionale del Baltico sino all’imboccatura della Dwina e sino in Livonia. Questi vasti stati, il cui possesso rendeva il re di Danimarca l’arbitro sovrano del commercio marittimo d’ Alemagna, composero ciò che si chiama il regno dei Venedi 0 Vandali. Tale fu la ricompensa ch’ebbe Waldemar del servigio da lui reso a quel principe col dichiararsi per lui contra Ottone suo rivale all’impero, di cui aveva prima abbracciato le parti. Ottone per trar vendetta di tal diserzione fece lega con Enrico suo fratello conte palatino del R.cno, con Alberto margravio di Brandeburgo e col vescovo Waldemar che sempre so-stcnevasi in Brema per togliere al monarca danese ciò che gli era stato da Federico ceduto. Essi piombarono sull' Ilolstein desolandolo e presero la città di Amburgo-, ma Waldemar comparso sul luogo in forze, dileguò la lega, ritolse Amburgo, scacciò il vescovo Waldemar e l’obbligò di cedere la sedia di Brema a Gerhard vescovo d’Osnabruck. Nel »217 fece uno sbarco nell’Estonia per aiutare i cavalieri porta-spada a sottomettere gli idolatri del paese. Al suo giungere eostrusse il castello di Revel, il quale divenuto ben presto una città, diede il suo nome alla provincia. Avendo poscia attaccati gli Estonii, riportò su essi segna-