DEI DUCHI DI SLESIA ratore nella guerra contrai i Turchi ed ebbe il comando di quelle dell’alta e bassa Slesia. Morì Gioachino Federico il 25 marzo 1602 lasciando i suoi figli minori sotto la tutela di Carlo duca di Ocls e di Munsterberg. Aveva sposato il dì 19 maggio 1577 Anna Maria figlia di Gioachino Ernesta principe di Anhalt morta il i4 novembre i6o5, da cui lasciò Giovanni Cristiano che segue, Giorgio Rodolfo-nato il 22 gennaio i5g5 nominato il 27 aprile 1621 a capitano generale dell’alta e bassa Slesia dall’imperatore Ferdinando II e morto il 14 gennaio i653 senza lasciar figli delle sue due mogli, cioè la prima Sofia Elisabetta figlia di Gian Giorgio principe di Anhalt da lui sposata il 22 ottobre 1614 morta ii g febbraio 1622, la seconda Elisabetta Maddalena figlia di Carlo III duca di Munsterberg da lui sposata il 25 novembre 1624 morta il 3 novembre i63i. Le figlie di Gioachino Federico sono Barbe Agnese nata il 24 febbraio i5g3 maritata nel 1620 con Giovanni Ulrico barone di Schaffgotsch, Anna Maria nata il 26 aprile 1610 e Maria Sofia morta nel 1654. GIOVANNI CRISTIANO L’anno 1602 GIOVANNI CRISTIANO nato il 18 agosto l5gi divenne duca di Lignitz e di Brieg dopo morto suo padre Gioachino Federico, sotto la tutela di Carlo duca di Oels di lui zio. Egli si trovò a Breslavia alla testa di un corteggio di settecento cavalieri l’anno 1611 al giunger dell’imperatore Mattia di cui si cattivò il favore e fu nominato a capitano generale della Slesia. Il 10 maggio 1613 ebbe luogo l’accordo sulla divisione dei due fratelli. A Giovanni Cristiano toccò il ducato di Brieg ed a Giorgio Rodolfo quello di Lignitz. Questo principe resse il suo ducato con molta saggiezza. Durante la guerra dei trentanni in Alemagna, la Slesia pure si risentì di tutte le sue sciagure. L’ anno 1633 1’ armata sassone saccheggiò il principato di Brieg; lo che indusse il duca Giovanni Cristiano a lasciare il paese in un alla propria famiglia e ritirarsi dapprima in Poinerania, poscia in Prussia ove morì il 25 dicembre i63g. Il suo corpo fu trasferito nella tomba