43a CRONOLOGIA STORICA V uomo , cliss’egli, accennando il visir, è mal accampato: lo conosco ; è un presuntuoso ignorante. Sarà per noi di poco onore questa lotta per la facilità che avremo di vincerlo. II giorno dopo cominciò la zuffa al romper del giorno. Si combattè sino al far della notte. Finalmente tutto piegò, tutto fuggi dinanzi l’armata cristiana; i Turchi lasciarono nel loro accampamento ricchezze immense. Il re di Polonia scrivendo a sua moglie, le disse: Voi non ini ripeterete ciò che dicono le donne tartare quando veggono i loro mariti ritornar senza preda — Voi non siete un uomo, perche rientrate a mani vuote — poiché il gran visir mi ha fatto suo legatario universale. Condotto in trionfo alla chiesa metropolitana di Vienna, intuonò egli stesso il Te Deum e rimase ginocchioni per tutto il tempo che fu cantato. Salì in cattedra un predicatore e prese per testo: Fuit homo missus a Deo. L’imperatore giunse da Passaw dopo la cerimonia. Trattavasi per lui di avere un colloquio col liberatore di Vienna. Esso ebbe luogo per evitare il cerimoniale in rasa campagna, stando i due principi a cavallo. In meno di un quarto d’ora si separarono. L’armata degli Ottomani erasi rifuggita a Javarino e di là a Buda. Sobieski solo co’suoi Polacchi si pose ad inseguirli sul principio di ottobre, ma fu sconfitto il 7 del mese stesso a Barkan presso Gran da un corpo delle loro truppe e costretto a fuggire con tanta precipitazione che perdette ben presto il fiato attesoché era divenuto assai corpulento. In questa situazione fu tolto di cavallo e lo si coricò a terra perchè prendesse respiro. Riacquistati ch’ebbe i suoi sensi chiese se il principe suo figlio fosse stato fatto prigione. Fu a lui condotto, e la presenza del figlio restituì in vita il padre. Rimontò egli a cavallo, e due giorni dopo nel luogo stesso ottenne pieno risarcimento. La vittoria gli costò peraltro gravi sforzi benché la sua armata fosse doppia di quella degl’infedeli, che lasciarono sul campo oltre diciottomila uomini. Dice d’Avrigni che altri quarantamila tra Turchi c Tartari furono battuti il 4 dicembre di quest’ anno presso Tilgrotin. Lo storico di Sobieski non fa menzione di quest’ultimo scontro. Quello eh’è certo si è che Sobieski non avendo potuto ottenere dall’imperatore quartieri d’inverno pel suo esercito in Ungheria, lo ricondusse in Polonia a