DEI RE D’ UNGHERIA a35 suo padre che l’aveva fatto incoronare lui vivente, il 4 giugno i5oj. Incapace di governare da se medesimo divenne zimbello dei grandi del regno che non altro gli lasciarono di re che il solo titolo. Da questa specie di anarchia nacquero le fazioni. Solimano II imperatore de’Turchi approfittò delle turbolenze dell’Ungheria per farvi de’conquisti. Questa non era forse la sua intenzione, ma vi fu determinato dall’avvenimento seguente. 11 suo predecessore Selitn aveva conchiusa una tregua col re Ladislao. Solimano spedì un’ambasceria a Luigi per esibirgli la prolungazione di essa a certe condizioni onerose. Luigi o meglio i suoi ministri non solamente accolsero con disprezzo gli ambasciatori, ma non si fecero coscienza, per quanto fu detto, di violare nelle loro persone il diritto delle genti col far loro tagliare il naso e gli orecchi. Il sultano furibondo per tale atrocità raccolse tutte le sue forze per farne vendetta. L’anno i5ar egli pose l’assedio dinanzi Belgrado e il prese il g agosto giusta gli storici turchi, oppure il 20 del mese stesso giusta i cristiani, dopo sei settimane di trincea. Questa presa fu seguita dall’altre di Salankemen, di Petervaradino e di parecchie altre piazze tanto dell’Ungheria che della Croazia. Nel dì 29 agosto i526 seguì battaglia tra Luigi e Solimano nella pianura di Mohatz presso le Cinque-Chiese. Luigi perdette colla battaglia la vita in età di vent’ anni. Si versarono lagrime sulla morte di questo giovine principe, di cui mille qualità nascenti facevano concepire le più belle speranze, e la cui giovinezza scusava la temerità. Ma non si compiansero così i sette vescovi periti in quella giornata in cui comandavano altrettanti corpi, e le loro teste furono presentate a Solimano. E meno ancora fu la-grimato Paolo Tomori vescovo di Colocza, il quale da lungo tempo esercitato alle battaglie, faceva in questa che avea commessa, le parti di generale con una fidanza che in un a lui precipitò il suo padrone e la sua armata. Questa vittoria degli Ottomani aprì loro le porte di Buda, in cui entrarono il io settembre ritraendone immenso bottino. In questo miserando sacco fu arsa la famosa biblioteca ingrandita con tante cure c dispendii da Mattia. Il corpo del re Luigi non si rinvenne che due mesi dopo la battaglia in uno stagno in cui erasi impantanato col suo ca-i