/¡Gì CRONOLOGIA STORICA MAGNUS detto il BUONO. L’anno 1042 MAGNUS detto il BUONO figlio di Olao re di Norvegia, divenne il successore di Canuto III nel regno di Danimarca in virtù di un trattato tra essi seguito. Svenone nipote di Canuto il Grande da lui eletto a viceré di Danimarca, come lo era stato Ulph suo padre sotto quel medesimo Canuto, intraprese nel ic>43 coll’aiuto degli Svedesi di togliergli quel regno mentr’ egli soggiornava tranquillamente in Norvegia. Nel tempo stesso i Vandali, popolo feroce a cui erasi inutilmente tentato di far abbracciare il cristianesimo, penetrarono con- numerosa armata nello Sleswick. Stretto da ogni parte da nemici egualmente animosi e formidabili, Magnus corse in sulle prime a fronte dei Vandali, e quantunque molto inferiore in numero, riportò contr’ essi la più compiuta vittoria. Liberatosi da quel nemico, passò nella Scania per attaccare Svenone cui sconfìsse e fugò. Svenone ricomparve per ben tre volte in Danimarca sempre con nuove forze tratte dalla Svezia, che formava l’ordinario suo asilo. Ma quantunque ognora sconfitto, non rinunciò mai al suo disegno, e alla via dell’armi sostituì per riuscirvi quella della cabala. Harald fratello uterino di san Olao trovavasi a quel tempo in Svezia. Questo principe dopo aver valorosamente combattuto nella battaglia in cui perì suo fratello, era passato alla corte di Costantinopoli, ove con mille belle imprese erasi acquistata grande riputazione e immense ricchezze. Di là recatosi alla corte di Jaroslaf duca di Russia, aveva sposata Elisif o Elisabetta figlia di quel principe e sorella d’Anna moglie di Enrico 1 re di Francia. Svenone conoscendo il desiderio ch’egli avea di montar sul trono di Norvegia, si legò secolui d’interessi e di amicizia, e formarono insieme alleanza contra Magnus facendo un nuovo sbarco in Danimarca. Magnus temendo la seduzione che potevano produrre le liberalità di Ilarald molto più che non la forza dell’armi, gli fece offrire di dividere secolui la Norvegia a condizione di cedergli la metà de’suoi tesori. Fu accettata l’offerta. L’oro e l’argento di Ilarald furono divisi a peso. Erano in sì gran co-