DEI CONTI E DUCHI DI RETHEL 5o5 invece clic dal notaio condotto dallo stesso Ugonetto, il quale soddisfatto di tale risposta si ritirò. Ma durante la notte Bertrand avendone tratte copie esattamente conformi, il conte Giovanni vi aggiunse le sue proteste contro la violenza che gli veniva praticata ; protestazioni che Bertrand ricevette non come segretario, ma qual guardasigilli e notaio regio, e quindi stese separatamente atto notarile in coda alla pergamena delle lettere autografe, e vi appose il suo gran suggello, di guisa che senza levarlo non poteva venir scorto. Il giorno dopo esse lettere furono rimesse ad Ugonetto segnate e contrassegnate, il quale nulla trovando che aggiungere le portò al duca suo padrone ed al conte suo figlio; in cpnseguenza di che Giovanni nell’aprile 1466 fu sprigionato. Ma il primo uso che questi fece di sua libertà, tostochò si vide in luogo sicuro, fu di far registrare le sue protestazioni; e ritiratosi il 16 maggio presso il re Luigi XI, ottenne da quel monarca lettere pel parlamento, con cui veniva repristinato ne’ suoi diritti a malgrado le quitanze e rinuncie che gli si avevano estorte nel tempo dell’ingiusta e inumana sua detenzione. Il conte Giovanni in virtù di queste lettere avea fatto citare il duca di Borgogna e suo figlio, ma nè l’uno nè l’altro essendo comparsi, le cose rimasero per allora indecise. Morto Filippo il Buono il i5 agosto deiranno dopo, Carlo suo successore si mantenne colla forza nel godimento dei dominii colla violenza usurpati, e praticò al conte da lui spogliato un nuovo oltraggio facendolo cancellare dal ruolo dei cavalieri del toson d’oro col pretesto non esser egli intervenuto al-1’ultimo capitolo, quasi gli fosse stato libero l’accesso e la prudenza gli avesse permesso di porsi a discrezione del suo capitale nemico. Le circostanze però impedirono al conte Giovanni di continuare il processo durante la vita del duca Carlo , ma fu poi ripigliato contra Massimiliano d’Austria il quale sposila aveva la erede di Borgogna, e poscia contra Carlo Quinto senza essersi mai potuto ultimarlo. Nel 1472 il conte Giovanni ereditò senza opposizione la contea d’Éu per la morte di Carlo d’Artois suo zio materno. Nel 1477 defunto il duca Carlo, 11011 oppose al re Luigi XI di riunir alla corona la contea d’Auxerre non che riducalo di Borgogna. Morì il conte Giovanni a Nevers il a5 settembre