CRONOLOGIA STORICA superstite al suo secondo sposo, e fu poi accanto a lui seppellita nella chiesa abaziale di Saint-Ived di Braille, da lei fondata, dopo aver avuto coll’ultimo de’ suoi mariti dieci figli, sei maschi e quattro femmine; i principali trai maschi sono Roberto che segue, Enrico vescovo d’Orleans morto a Siena in Toscana il 25 aprile 1198, c Filippo vescovo di Reauvais. Quest’ultimo in onta alle leggi del suo stato Segui la naturale di lui inclinazione per l’armi. Due volte passò a Terra-Santa (l’anno 1178 e 1190.) per combattere gl’ infedeli, ed essendo stato preso la seconda volta l'u tratto prigioniero a Bagdad. Al suo ritorno portò l’armi contra gl’inglesi, e caduto in loro mani nel 1197 nel fatto seguito al Mezzodì, fu dal re Riccardo confinato in istretto carcere. Papa Celestino III, a cui chiese soccorso, avendo preso per lui interessamento, scrisse al re d’Inghilterra per chiedergli la liberazione del suo carissimo Jìglio il vescovo di Bcauvais; ma Riccardo gli mandò in risposta la maglia del prelato tutta insanguinata con cui era stato preso, e incaricò l’ambasciatore di riferire a sua santità, sull’ esempio dei figli di Giacobbe quando spedirono al padre la veste di Giuseppe: Riconoscete voi a tali contrassegni la tunica del Jìglio vostro? 11 papa non fece più istanze pel vescovo, il quale non ottenne la sua libertà che nel 1202. Tale sciagura non rallentò per altro il suo ardore marziale. Nel 1210 egli si fè crociato contra gli Albigesi, e nel 121/f SÌ distinse alla battaglia di Bouvincs, ove notossi che non avea altra arma clic una massa, temendo, diceva egli, di violare i canoni usando della spada. Morì questo prelato il 4 novembre 1217. Egli fu che s’impadronì del vidama-to di Gerberoi che rimase ne’ suoi successori. Le figlie del terzo letto di Roberto sono, Alice moglie di Raule I sire di Couci, Elisabetta maritata nel 1178 con Ugo III signore di Broycs, Massilia 0 Beatrice e Margherita, entrambe religiose a Fontevraut. Non era uso allora clic i cadetti della famiglia di Francia portassero nelle lor armi i gigli. Boberto adottò per le sue lo scacchiere d’oro ed azzurro; Io che. fu pur seguito da’suoi successori.