48o CRONOLOGIA STORICA come pure nella signoria ili Cliimai ed altri suoi domimi. Fu uno degli ostaggi dati agl’ Inglesi per la liberazione del re Giovanni e rimase qualche tempo prigioniero tra essi. Per riscattarsi avea ceduto con contratto, seguito a Londra il i5 luglio i367, la sua contea di Soissons al re Odoardo 111 che la diede in seguito ed Enguerrando sire di Conci suo genero. Ritornato in Francia si recò in Prussia ove pel suo valore meritò l’ordine di cavaliere. Al suo ritorno segui i duchi d’Anjou e di Berri nella guerra che facevano agl’ Inglesi in Guienna. Sposò 1’ anno i374> con contratto seguito il 22 agosto, Maria figlia di Guglielmo I conte di INamur, da cui ebbe Luigi qualificato conte di Dunois, maritato nel 1386 a Maria figlia di Giovanni di Francia duca di Berri, e morto senza ligli il i5 luglio 1391. Guido nel i382 comandò il retro-guardo dell’ armata francese alla battaglia di Rosebeque. L’anno dopo, quantunque malato, partì dal suo castello di Beaumont in Ilainaut per andare a raggiungere il re Carlo VI nella nuova spedizione che fece in Fiandra; eppure in nessuna guisa , dice Froissart, non poteva sopportare la cavalcatura, ma si pose in lettica, partì dal suo palazzo e prese congedo da madama sua moglie e da Luigi suo figlio. Bimesso in forze gli fu al suo arrivo affidato ii comando dell’ retroguardo come la prima volta. Guido era tenuto per uno degli uomini più valorosi del suo tempo. L’ economia c la sobrietà non erano punto le sue virtù. Fu un vero dissipatore » talmente dedito alla gozzoviglia che si fece pingue a'dismisura. Dopo aver perduto suo figlio vedendosi oppresso da debiti, vendette a piegiudizio dei suoi credi, nel i3gi, le contee di Blois e di Dunois a Luigi di Francia duca d’Orléans che si obbligò r> pagargli duecentomila franchi d’oro per l’acqui-» sto delle signorie di Blois, di Dunois, di Romorentin, 5) di Chateau-Renaud e loro dipendenze, coi carichi e con-» dizioni ch’egli godrebbe di queste signorie durante la 55 sua vita, e che questo duca lo assolverebbe dal vedovile » (di seimila lire di rendita) che doveva alla principessa » Maria di Berri (sua nuora), e il re di tutti i profitti » e requisizioni, con facoltà di rientrare nella sua eredi-» tà restituendo il prezzo avuto nel caso avesse figli V1‘