«4 C. S. DEI SIGNORI DI BRESSE 1354 da Giovanni re di Francia la parie dei signori di Montluel, e nel i^oa Amedeo Vili quella della casa di Vil-Jars. Con ciò tutta la Bresse rimase concentrata negli stati di Savoja. Il duca Emmanuele Filiberto smembrò dalla Bresse la città di Bauge erigendola in marchesato, e la diede in proprietà unitamente alla signoria di Recoles a Renata di Savoja-Tenda, vedova di Jacopo signore d’ Urfe, in iscambio della contea di Tenda e della sovranità di Maro, giusta accordo 16 novembre i5y5. Giuseppe Maria di Lascaris, marchese d’Urfe pronipote di Renata di Savoja, morì senza figli il i3 ottobre 1724? e ^ marchesato di Bauge cogli altri beni della casa d’ Urfe passarono in un col soprannome di Lascaris a Luigi Cristoforo de la Rochefoucaud marchese di Langheac per parte di sua avola Maria Francesca d’ Urfe-Lascaris sorella di Giuseppe Maria. Nel trattato di cambio fatto nel 1601 della Bresse tra il re di Francia e il duca di Savoja col marchesato di Sa-luzzo, si compresero il Bugei, Vai-Romei ed il Gex. Da quell’ epoca essi in un colla Bresse formano parte del governo generale militare di Borgogna. 11 Bugei, latinamente B urge sia, lungo sedici leghe e largo sette, ha per capitalo Belici o Bcllai, in latino JJ elicimi, Bellicium. 11 Rodano lo divide al sud dal Delfinato e all’ est dalla Savoja. I Segusiani c gli Allobrogi furono i suoi primi abitatori conosciuti. 11 Vai-Romei, composto di diciotto parrocchie, è considerato come una porzione del Bugei. L’uno e l’altro sono, al pari della Bresse, appartenenti alla diocesi di Lione. Il Gex, in latino Gcsia o Gesium, composto di venticinque parrocchie, tutte nella diocesi di Ginevra, dopo essere stato per lunga pezza posseduto dai cadetti dei conti del Ginevrino, fu nel 1353 dal conte di Savoja unito al suo dominio e lo conservò sino al trattato del 1601 (V. i duchi di Savoja ).