DEI CONTI DI CIIALONS-SUR-SAONA i57 papa Giovanni X nel 921 una lettera in comune per esortarli a mantener l’abazia di Gigni nel godimento dei beni che Bevnone abate di Cluni, morto l’anno prima, avea ad essa legati col suo testamento. Raule re di Francia, Guido arcivescovo di Lione, Stactee vescovo di Chalons, Bernone vescovo di Macone ed il conte Ugo il Nero sono gli altri individui nominati nell’ addrizzo della lettera ( Bouquet, toni. IX, pag. 217). Emma moglie di Raule re di Francia avendogli tolto il castello d’Avalon compreso nell’Auxois, lo fece talmente per ciò indispettire che abbandonò la corte e prese l’armi contra il re suo cognato; e quindi occasionò le devastazioni che questo principe ed Ugo il Grande commisero nella Borgogna nel g33 per sottometterlo. L’anno 937 gli Ungheri nel ritornar dal Beni desolarono il Chalonese non che il resto della Borgogna senza che Gisclberto potesse opporsi alle lor scorrerie. Egli morì a Langres il 16 (e non 1’ 8 ) aprile g56 (V. Giselbcrto duca di Borgogna). ROBERTO di VERMANDOIS. L’anno g56 ROBERTO di VERMANDOIS, conte di Troyes, lo divenne pure di Chalons dopo la morte di Gi-sclberto di cui avea sposata la figlia cadetta di nome Adelaide, cognominata Werra. In un antico catalogo dei conti di Chalons veduto da Duchesne (liist. de Vergi, pr., pag. 37) è detto che egli godeva dell’abazia di San-Mar-cello sino dal tempo del vescovo Frotgario. Morì questo conte nel g68 lasciando una figlia maritata a Lambert che segue (V. i conti di Sciampagna).