33S CRONOLOGIA STORICA di Luxeiuburgo, principe di Pinei, e morì d’apoplessia 1’ 8 luglio 1674, lasciando una figlia, Maddalena Carlotta maritata il 17 marzo 1661 con^Francesco Enrico di Mont-morenci conte di Boutcville, poi duca di Luxcmburgo-Pinei, pari e maresciallo di Francia, celebre per le sue gesta militari; ed Enrico di Clermont cavaliere di Malta ucciso alla presa di Jonvelle nella Franca-Contea il 16 settembre 1641. FRANCESCO di CLERMONT. L’anno 1640 FRANCESCO, primogenito di Carlo Enrico di Clermont, nato ad Anci-le-Franc il 6 agosto 1601, divenne il Suo successore. Egli fece le sue prime campagne all’età dì diciannov’anni. Nel 1620 serviva sotto il maresciallo di Crequi nel combattimento seguito al ponte di Cé contra le- truppe della regina madre di Luigi XIII eh’crasi ritirata dalla eorte. Poco dopo creato mastro di campo del reggimento di Piemonte, si distinse nella rkirata che fece 1’ esercito .francese quando gli Spagnuoli passarono la Somma presso Corbie. Teneva il suo posto entro un mulino (li cui era incaricato di custodire il varco. Vi perdette olire trecento uomini del suo reggimento con quindici ufficiali ch’cbbc morti ai suoi fianchi, ed egli stesso riportò nella faccia una ferita di cui conservò sempre la cicatrice. In seguito comandò un corpo di truppe nel Rossiglione, e ili là le condusse nel 1640 all’assedio di TorinQ in cui, a malgrado gli sforzi del marchese di Leganes generale degli Spagnuoli, raggiunse l’esercito francese comandato dal conte di Harcourt. Fu dal corpo della nobiltà del Delfinato scelto a suo capo dopo la dedizione di quella piazza, e ritornato nel Rossiglione vi comandò lo stesso corpo d’armata clic avea avuto per lo innanzi sotto i suoi ordini. Nel 1646 resc omaggio nella camera dei conti di Grenoble della sua contea di Clermont e delle cariche di primo barone, di contestabile e-gran mastro del Delfinato che vi erano annesse, giusta la transazione seguita nel i34o tra Umberto delfino del Viennese ed Einardo di Clermont; locchò torna in acconcio di spiegare. Con quest’atto Einardo si rende volon tariamente vassallo del delfino e gli die la sua terra >