7o CRONOLOGIA STORICA atto molto singolare di divozione di cui rende conto ella stessa in una carta inserita da Perard nella sua Raccolta a pag. 411, quello cioè di farsi aggregare al corpo dei canonici della Santa Cappella di Digione. Nella cerimonia della sua missione ammise al bacio tutti i confratelli, dopo aver promesso di mantenere tutti i loro statuti e privilegi: Sin-gulos Canonicos in signum fraternitatis et in osculum san-cium recepì. Ugo attento a1 suoi interessi acquistò nel 1287 da Giovanni di Chalons in iscambio della signoria di Salins le contee di Chalons e di Auxonue. Nel giugno i23g dichiarò in iscritto di aver fatto omaggio al re delle castellarne di Mont-Saint-Vincent e di Charoles unite alla contea di Chalons , e si obbligò di rendergli a grande e piccola forza i castelli eli’esse rinchiudevano tosto ne fosse richiesto. Attestò inoltre essere stato convenuto col monarca che tali dominii passerebbero dopo lui a quello de’suoi figli clic sua maestà giudicasse a proposito di nominare, e nel caso egli si facesse crociato e valicasse il mare, il re ne darebbe la custodia a cui meglio gli piacesse (Mss. dii lloi, ri.0 9420). In queste condizioni si scorge la saggia politica di San Luigi che cercava con tutte le vie permesse di mantenere i suoi vassalli nella dipendenza, nè permettea loro di accumulare tutti i dominii sulla testa di un solo figlio per timore non si rendesse troppo possente. L’anno stesso i23g partì Ugo con altri signori per Terra Santa, donde ritornò nel 1241 avendo riportata poca gloria da quel viaggio (V. Pietro Mauclerc duca di Bretagna). Gli ecclesiastici faceano allora sul poter secolare dei tentativi che spiacevano alla nobiltà, specialmente a quella di Francia, e per mandarli a vuoto, i più possenti signori di quel regno fecero tra essi delle associazioni, la più notevole delle quali è quella ch’ebbe a capi il duca di Borgogna, il conte di Bretagna, il conte di Saint-Pol e il conte tli Angouleme. Matteo Paris ci ha conservato il trattato conchiuso in tale proposito nel 12475 eh’è uno dei più singolari documenti della storia di Francia. « In ogni grave bi-sogna, così dice l’atto, noi tutti insieme raccolti abbiamo 35 eletto di comune consenso ed accordo il duca di Borgo-5j gna, il conte Pierino di Bretagna, e quelli d’Angouleme e