DEI CONTI DI JOICNl 37i nio della donazione fatta da Huldearde e Gualtiero suo tiglio all’abazia di Eschallis, dell’ordine de’Cisterciensi, nella diocesi di Sens, ed egli stesso fece la tradizione di questo dono (Gali, dir., toni. XII, pr., col. 27). Non abbiamo altre particolarità sulla sua vita, e ignoriamo 1’ anno di sua morte, accennata solamente ne| necrologio del priorato di Joigni al 20 gennaio. Renaldo lasciò d’Amicia sua sposa tre figli, Guido che segue, Renaldo ed Elvide abadessa di Saint-Julien d’Auxerre. Le Beuf (Hist. d’Aux., tom. II, pag. i5o) dice, che nel 1122 Amicia fece omaggio della terra di Cou-lange-Ja-Vineuse a Matilde contessa di Ncvers , donde si deduce, i.° che quella terra apparteneva ad Amicia dal lato di sua famiglia, i.° che il suo sposo', c.he in quest' affare non è nominato, dovea trovarsi allora assente. Forse sarà stato alla crociata. Du Bouchet dà. ancora per moglie a Renaldo III Vandelmode figlia di Umberto l sire di Beau-¡cu. Se ciò è vero, Renaldo avrà sposato Vandelmode in prime nozze. GUIDO. GUIDO, chiamato Guglielmo da Alberico e da alcuni altri, figlio e successore di Renaldo III, fu uno dei signori a cui papa Eugenio III raccomandò nel u45 l’abazia di Vezelai per sopirete sue differenze col conte di Nevers. Cupido di segnalare il suo valore contro gl’infedeli, seguì nel 11^7 il re Luigi il Giovine alla crociata, e qualche tempo dopo il suo ritorno morì nel ii5o, senza lasciar figli da Alice sua moglie figlia di Stefano conte di Blois- e di Sciampagna. Il necrologio del priorato di Joigni, dove ebbe sepoltura, lo accenna nel numero dei benefattori di quel monastero. •RENALDO IV. . RENALDO fu il successore di Guido suo fratello nella contea di Joigni di cui godeva nel 1154- Sembra che egli abbia accompagnato Guido nel viaggio di Terra-Santa. Nel 1161 si unì con Stefano conte di Sancerre contro Guglielmo IV conte di Nevers, Non si conosce quale sia stato