2^4 CRONOLOGIA STORICA su tutti due gli oggetli. Sul finire dell’anno stesso Pietro e suo genero Herve si crociarono per recarsi in Lingua-doca contro gli Albigesi (Le BeufHist. d’Aux., toni, il, pag. 136). L’anno dopo si trovarono all’assedio di Lavaur, durante il quale Pietro fece vani tentativi per ¡staccare dal partito di quegli eretici il conte di Tolosa, di cui era congiunto. Essendo stata presa la piazza il 3 maggio di quel-1’ anno, il conte Pietro prese congedo dall’esercito dei crociati per ritornare a casa sua, e nell’agosto successivo fece pubblicare una carta con cui dichiarava aver lascialo liberalmente e per sempre a tutti i suoi sudditi di Ton-nerre la man-morta e tutte le successioni per estinzione. Ma non fu gratuito tale favore, avendo il conte imposta una tassa pel riscatto della man-morta, e allora pochi profittarono della carta per francarsi ( Titres des liabit. de Tonitene). Nel 1213 Pietro divenne marchese di Namur per parte di Yolanda di Ilainaut sua moglie. L’anno dopo egli accompagnò il re Filippo Augusto nella campagna di Fiandra, e si coperse di gloria alla battaglia di Bouvines col valor dimostrato. Nel I2i5 fece acquisto da Milone IV conte di Bar sulla Senna, mercè permuta delle terre di Versigni e di Roberteaul, del diritto di guardia dell’abazia di Pou-tieres, che passò poscia nei conti di Tonnerre nella persona di Margherita sua nipote. L’anno 1217 rese omaggio a Durand, vescovo di Chalons-sur-Saona, per le terre del suo dominio che dipendevano da quella chiesa, cioè Bra-gelogne, Beauvoir, Baigneux, Lanne, Ricei, e generalmente per tutto ciò clic comprendevasi in quel ricinto detto il Parcours de Saint-Vincent (Patron, de Ricei-lc-kaut). L’atto di questo omaggio, che i'u reso a Saint-Bri, è del gennaio 1216 (V. S.) (Perard, pag. 3ig). L’anno stesso Pietro lasciò la Francia con sua moglie e quattro figlie, e accompagnato da parecchi signori e seguito da cinquemila uomini di truppa, parte fanti e parie cavalli, si recò a prender possesso del trono di Costantinopoli a cui era stato chiamato dai baroni del paese; ma fu preso a tradimento in viaggio da Teodoro Comneno principe di Epìro, che lo fece porre prigione insieme con un legato che lo accompagnava c parecchie persone distinte del suo seguito. Dopo quest’epoca non più comparisce Pietro di Courtenai, cui alcuni scrii-