•74 CRONOLOGIA STORICA ALBERICO. L’anno 920 ALBERICO, secondogenito di Maieul, visconte di Narbonna, divenne conte di Macone mercè il suo matrimonio con Tolosane 0 Etolane erede di quella contea. Nel g4i acquistò da Meynier, prevosto dell’abazia di San-Maurizio d’Agaune, il castello di Bracon posto sulla montagna di Gresille colla porzione delle saline che ne dipendeva e delle terre d’ Areche, Usie e Chamblai col peso di un annuo censo di quarantun soldo e di quindici per ciascuna chiesa eh’ era stata a lui alienata. Innamorato di tale acquisto cedette nel 942 la contea di Macone a Le-talde suo primogenito per recarsi a soggiornare in un ad Umberto suo secondo figlio in mezzo alle novelle sue possessioni. Non gli erano però state alienate irrevocabilmente, essendo formalmente detto nella carta di vendita che dopo la morte dei figli di Alberico potesse rientrarvi il monastero di Agaune; ma tal condizione pel fatto mai si avverò. Morì Alberico nel 945, e fu seppellito nell’atrio della chiesa di San-Stefano di Besanzone, alla quale dato avea la terra di C’ussei che teneva dall’abazia di San-Benigno di Digionc (V. Alberico conte di Macone). UMBERTO I. L’anno g45 UMBERTO, secondogenito di Alberico, gli succedette nella sireria di Salins e in alcune terre della contea di Macone. Nel 951 egli acconsentì alla donazione fatta da Letalde suo fratello maggiore delle chiese di San-Maurizio di Gray e di San-Maurizio di Pontallier al capitolo di San-Stefano di Besanzone. Egli stesso fece dappoi donazione di una vigna posta nella diocesi di Macone all’abazia di Cluni, trovandosi, come dice egli stesso, agli estremi: In extremis posilus vitae pracsentis (U ab. Guillaume, Ilist. des sires de Salins, pr., pag. 10). Ma l’atto di tal donazione essendo senza data non può servire a fissar l’anno della morte di Umberto I. Quanto può asserirsi