ago CRONOLOGIA STORICA Luxemburgo, L’anno 1459 il re per rimeritare gl’importanti servigi ricevuti dal conte di Nevers, gli confermò il titolo di pari di Francia. Egli mori sul finire di maggio ¡4^4 senza lasciar figli da Maria d’Albret sua sposa primogenita di Carlo II sire d’Albret, da lui sposata l’u giugno i456, morta dopo il 4 gennaio i485 (V. S.), data del suo testamento. Questo principe fu seppellito nella chiesa di Saint-Cyr di Nevers. GIOVANNI II di BORGOGNA. L’anno 14^4 GIOVANNI, nato a Clameci il 25 ottobre 1415, il giorno stesso in cui Filippo suo padre fu ucciso alla battaglia di Azincourt, succedette al fratello Carlo nelle contee di Nevers e di Bethcl. Il duca Filippo il Buono a cui erasi addetto, gli avea dato, nel 14^7, le contee d’Auxerre e di Etampes colle signorie di Gien e di Dourdan ed alcune terre in Olanda per indennizzarlo del Brabante; ma fu spogliato d’ Etampes e di Dourdan siccome terre di giurisdizione del re con decreto del parlamento del 1457. Rapporto alla contea d’Auxerre vi si diportò U duca di Borgogna sempre da proprietario, e non ne lasciò a Giovanni di Borgogna se non l’usufrutto senza nemmen permettergli di prendere il titolo di conte d’Auxerre nè d’ingerirsi negli affari dell’Auxerrese che furono tnaisemprc portati immediatamente davanti a quel duca. Giovanni di Borgogna fu poscia spogliato di tutti gli altri suoi dominii dal conte del Charólese che il fece arrestare il 3 ottobre 1465 in Peronne, poscia trar prigione a Bethune sotto pretesto lo avesse vo-voluto ammaliare, cioè a dire farlo perire con magiche fattucchierie: nè gli rese la libertà che col fargli rinunciare con atto 22 marzo 1466 (N. S) tutte le signorie e contee che avea ricevute da Filippo il Buono. Giovanni protesto contra tale violenza, e se ne fece liberare dalla corte dei pari (V. i conti di Rethel). L’anno 1472 ü conte Giovanni succedette a Carlo di Artois suo zio materno nella contea di Eu. Destò sorpresa, nel \4lli dopo la morte del duca Carlo l’Ardito di veder il conte di Nevers, suo più stretto parente maschile, a comportare ih onta a’propri diritti la rium°*