532 CRONOLOGIA STORICA fargli impalmar Ida figlia c principale erede di Matteo conte di Boulogne, vedova di Gerardo III conte di Gueldria ch’era stato il suo secondo marito. Ma tante beneficenze non gli procurarono clic un ingrato. Renaldo prese parte nella lega formata da Giovanni re d’Inghilterra contra il re di Francia; comandò la flotta di quel principe che distrusse a Dam quella di Filippo Augusto, e fu uno dei capi dell’ esercito inglese alla battaglia di Bouvines. Se non che preso nell’azione, fu tratto carico di catene a Peronne, ove rimase prigioniero sino alla sua morte, avvenuta nel 1227. Rigord narrando la presa di Renaldo ci fa sapere che, mentre tro-vavasi a mal partito nella mischia e precipitato di cavallo, un giovine robusto, di nome Commote, gli levò l’elmo e lo ferì nella faccia; dopo di che volendo trapassargli col pugnale il ventre, non gli fu possibile trovar luogo di ferirlo: tanto i suoi stivali erano aderenti e impigliati colle maglie della corazza. Tale era a que’ tempi in fatto l’armatura dei cavalieri, che li rendeva invulnerabili per la cura che si davano di commettere e legarne insieme tutte le parti in guisa da non lasciar nella loro congiunzione verun varco nè alla lancia nè alla spada, eccettuata la visiera dell’elmo quando erano costretti ad alzarla. Un cavaliere armato di tutto punto e montato sul suo cavallo bardato e coperto di ferro, era pel peso e la impenetrabilità delle sue armi difensive una specie di cittadella mobile (V. Renaldo conte di Boulogne). FILIPPO IIUREPEL, MAHAUT e ALBERICO. L’anno iai3 FILIPPO detto HUREPEL, figlio del re Filippo Augusto e di Agnese di Merania , dopo aver ricevuto dal padre le contee di Boulogne e di Mortain, non che la quarta parte di quella di Dammartin pel matrimonio contratto nel 1216 con Mahaut figlia di Renaldo conte di Dammartin, fu formalmente investito delle due ultime nel febbraio di quell’ anno (V. S. ) dal re Luigi VIII di lui fratello (Carini. de Norm., fol. 219). Nell’ottobre 1224 Filippo dichiarò con atto autentico che il vescovo di Meaux, allorché fosse attaccato dal conte di Sciampagna in guisa di non poter essere sicuro nella sua città episcopale, avrebbe diritto di ricoverarsi nel castello di Dammartin con alcuni