DEI CONTI DI BORGOGNA 147 Roberto e Giovanna, chc seguono, e Bianca maritata circa il ì3o7 con un principe di Francia, Carlo conte de la Marche, che fu poi re sotto il nome di Carlo il Bello. Ottone dal primo suo matrimonio non avea avuto che una figlia di nome Alice, la quale era stata fidanzata fanciulla il 22 settembre 1279 col principe Giovanni primogenito di Roberto II duca di Borgogna. Questo maritaggio non s’ era ancor effettuato il 3i gennaio 1285, e dubitasi se lo sia stato in progresso. Il conte Ottone V fu uno dei più gran principi che abbiano retta la contea di Borgogna (V. Ma~ haut contessa d? Artois). Ottone cangiò le armi gentilizie dei conti di Borgogna, che prima di lui erano rosse coll’aquila d’argento spiegata, sostituendovi lo scudo tempestato di punte d’ oro anche sul lione. Questa mutazione precedette il 1280 (Chevalier, Ilist. de Poligni, tom. I, pag. i53). Negli ultimi anni di Ottone o nei primi del suo successore, il re Filippo il Bello eresse in parlamento il consiglio dei conti di Borgogna. La precisa data di questa erezione non è conosciuta. «Non possiamo che collocarla, » dice Perreciot, tra il 1294 e il i3o6, non più in là del >■> primo perchè esso vide conchiudere il trattato di Vincen-» nes che ci diede (ai Franchi-Conti) Filippo il Bello per » amministratore; nè al di sotto del secondo giacché in un » conto reso al sovrano per quell’anno annovera in uscita » le spese fatte per la tenuta del parlamento della provincia » (tom. I, pag. 494) (1). (1) „ Poclii parlamenti, dicono gli autori dell’Enciclopedia (alla parola parlamento ) hanno avuto un poter così esteso come quello di Besanzone, giacché meno il diritto di dar lettere di grazia, ch’era riserbato al sovrano, il parlamento era in tutto quasi padrone assoluto. Esso divideva il governo della provincia col governatore, il quale senza il suo parere non poteva nulla far d’importante. Le stesse ordinanze dei governatori erano soggette alle lettere d’attaché del parlamento, „ Quella corte aveva pure sovente da sè sola tutto il governo, e in caso di morte o di malattia, assenza od impedimento del governatore, avea diritto di porre un comandante in suo luogo. ,, Oltre gli affari contenziosi il parlamento iacea pur cognizione durante la pace di tulli gli affari riguardanti a fortificazioni, finanze, moneta, polizia, strade, diritti regali, feudi e conservazione dei limiti della provincia.