DEI CONTI D’AUXERRE E-DI TONNERRE 335 dogli Ugonotti, i cui capi stavano nel lor vicinato. Difatti Noyers apparteneva al principe di Condè, e Tanlai al generale d’Andelot fratello dell’ammiraglio di Coligni. Convenne dunque pensar a riparare le mura, le porte e le torri della città, lo che si fece nel correr degli anni i55g e i56o. Rinnovatasi nel 1567 *a guerra c‘v’!e: venne dalla corte nominato Mandelot a governatore di Tonnerre. Nel i568 le truppe del principe di Condè dopo aver preso Auxerre, si avanzarono dalla parte di Tonnerre e vennero a stanziare nei sobborghi al principio di febbraio. Pochi giorni dopo il principe inviò da Tanlai, ove trovavasi con d’Andelot, un trombetta ad intimare alla città di aprirgli le porte e di consegnarne le chiavi. Allora non si parlò più di difendersi, ma solo di accommodarsi, e la città deputò all’istante al principe per trattare del suo riscatto, che fu fissato a duemilacinquccento lire (1) anticipate dal conte di Tonnerre; dopo di che l’armata del principe si ritirò. I realisti sotto la condotta del maresciallo di Cosse essendosi sul finire dell’anno stesso recati ad assediare Noyers, fu dalla città di Tonnerre, durante tale spedizione, che In lunga, date prove del suo attaccamento al re colla cura presa di fornir viveri agli assedianti. Finalmente si arrese la piazza verso la metà del 1569, e dopo quest’epoca non più si scorge che i Tonnerresi s’abbiano avuta gran parte ai pubblici avvenimenti sino alla morte di Luigia di Clermont loro contessa. Non avendo essa lasciato figli, ebbe a successore nella contea di Tonnerre il pronipote che segue. CARLO ENRICO di CLERMONT. . • L’anno i6o3 CARLO ENRICO di CLERMONT, che non avea se non tre anni alla morte di Enrico suo padre, ucciso nel 15^3 all’ assedio della Rochellc, rinunciato aven- (1) Nel i568 il marco d’argento monetato era a quindici lire esci soldi, c il titolo a dieci denari, diciotto grani c tre quarti : quindi duemila-cinquecento lire pesano centosessantatre marchi, tre oncie, un grosso, un denaro e dodici grani, che in ragione di quarantotto lire, undici soldi e sette denari il marco, darebbero attualmente seltemilapttocentoquarantasctle lire, uici asselte solili e .nove denari*