DEI SIRI DI JOINVILLE 397 principe per l’Africa. Questa vita fu, in quanto allo stile, ritoccata nel secolo XIV da uno scrittore clic volle adattarlo a quello del suo tempo, e con tali cangiamenti la pubblicò du Change, c viene da noi stessi per ordinario citata. Questo dotto non aveva potuto scoprire l’originale di Joinville, ma finalmente fu rinvenuto nella biblioteca del re dai signori Sallicr e Melot custodi di quel deposito, i quali ci diedero finalmente l’anno 1761 nella sua purezza primitiva l’opera di Joinville. Da ogni parte risplcnde la purezza c sincerità dell’autore, e gli conciliano intera credenza. Una delle prerogative del siniscalco di Sciampagna era quella di presiedere alle grandi convocazioni di Troyes, i cui giudizii erano inappellabili. 11 sire di Joinville usò di tale diritto in quelle dell’anno ia85 ; piacque al re Filippo il Bello di privamelo in quelle del 1287, e di escludernelo anche nei tre anni successivi. Intervenne però a quelle del 1291, ma furono presiedute dal vescovo di Soissons accompagnato da quattro commissari, che pur si ebbero la preferenza sul sire di Joinville (Brusscltom. I, pag. 246)- 11 s>''e di Joinville fu nel 1314 tra i signori che si opposero alle imposte di cui il re Filippo il Bello aggravava i nobili del regno, senza alcun riguardo ai loro privilegii, e rinnovò la sua opposizione l’anno dopo sotto il regno • di Luigi Ilutin, che ne rimase tocco e nel 1315 diè alla nobiltà la soddisfazione desiderata. Sul finire di quest’anno stesso, avendo il re prescritto ai nobili del regno di recarsi nel mese di agosto all’esercito clic dovea raccogliersi in Artois per far guerra ai Fiamminghi, il sire di Joinville, invitato da lettera particolare del principe di trovarsi ad Authie alla metà di giugno, si scusò per la brevità del tempo; ma promise di raggiunger l’armata tosto fossero in ordine i suoi equipaggi. Mantenne la parola, c partì quanto potè più presto con un cavaliere e sei scudieri. Egli contava allora l’età d’anni novantauno. Ignorasi ciò che abbia fatto, ma fu di ritorno, e si vide che nel 1317 diè la cintura militare ad un ignobile chiamato Jacopo di Non, colla permissione pero del re Filippo il Lungo, poiché la cavalleria impor-portando al nobilitazione, i re francesi si erano riserbati il diritto di conferirla dacché aveano ripigliata l’autorità