DEI CONTI DI AUXERRE E DI NEVERS 269 ad atterrar le fortezze da lui innalzate a Argenteuil sul-l’Armanson, a Saiut-Cyr e nelle vicinanze di Vezelai senza poter mai più rialzarle (Chamb. des comtes de Paris, fiefs de Bourg., fol. 9, v.°). Nel tempo stesso il conte Guido avea un’altra differenza col vescovo d’Auxerre Guglielmo di Touci in proposito di un municipio eli’egli avea voluto stabilire in quella città col beneplacito del re. Vi si opponeva il prelato pretendendo in virtù di uri accordo fatto tra i due precedenti conti ed i vescovi d’ Auxerre ch’egli non potesse senza il suo consenso introdurre nuove costituzioni ¡11 Auxerre. Esaminato di nuovo l’aliare al consiglio del re, questo principe nel 1(75 pronunciò giudizio a favore del vescovo (Gali. Chr., tom. XII, prob., col. i35, n.° 1 ). Morì il conte Guido 1’ 11 ottobre dell’anno stesso, e non 1176 come scrive le Beuf, ed eccone la prova. La contessa Ida sua madre vedendolo agli estremi, gli dichiarò aver fatto voto di dare alla chiesa d’Auxerre sul suo vedovile la somma di venti lire (1), e il conte la pregò istantemente di soddisfarla. In conseguenza Ida per equivalente di tal somma assoggettò ai vescovi d’Auxerre a perpetuità tutti gli uomini che gli appartenevano a Varzi di qualunque condizione essi fossero. L’atto in data del 1175 fu eretto in presenza e di consenso del re Luigi il Giovine, dell’arcivescovo di Sens, del vescovo d’Auxerre, di Rinaldo fratello, cioè a dire del fu conte Guido, e di altri distinti personaggi (Gali. Chr., ihid., n.° LI). Roberto di lMont cita pure la morte di Guido nel 1175. Questo conte avea sposata Mahaut unica figlia di Raimondo figlio di Ugo II duca di Borgogna, e di Agnese di Thiern dama di Mont-pensier, di cui lasciò Guglielmo ed Agnese, che seguono, Mahaut erasi di già maritata in prime nozze con Eude II barone di Issoudun. Dopo la morte di Guido suo secondo sposo, ella si rimaritò nel 1176 in terze nozze a Pietro terzo figlio di Thierri d’Alsazia conte di Fiandra. Pietro abbandonò il vescovato dì Cambiai, di cui era provveduto senza averne avuto, però l’ordinazione, per maritarsi con Mahaut. Ma egli morì l’anno dopo, secondo Ruggero d’ilo-veden, nel mese di agosto, nè lasciò prole. È però meglio (1) Quattvocento lire, dieiotlo soldi e nova dentiti di Fiancia.