44 CRONOLOGIA STORICA dì ao luglio seimilaottocento uomini. Morì Riccardo nel qai (P'rodoard), e fu-seppellito il j.° settembre nell’abazia di Santa-Colomba di Sens, di cui era stato abate non die di San-Germarto d’Auxerre. Si diede in vita a Riccardo il titolo di Giustiziere per la sua severità verso i colpevoli. Nell’ultima sua malattia mentre lo esortavano i vescovi a chiedere perdono a Dio di tanto sangue da lui sparso, egli soggiunse: « Se avessi cosa da pentirmi, sarebbe di non averne ver-» sato abbastanza, giacché col far morire un fazioso salvai » la vita a cento oneste persone, e la morte di un solo » fu sufficiente ad infrenare i suoi complici e impedir loro » di far maggior male » . Poenitet me non plus ferisse; quia dum unum nequam perenti, centum salvavi, et unius latrunculi pro interitu, ejus cómplices a malis perpetran-dis suas cCbstinueriint manus (Le Beuf, Hist. de Aux., tom. II, pag. 43 )• Iìiccardo avea sposato nell’888 Adelaide sorella di Rodolfo I re della Borgogna transjurana, di cui lasciò, tre figli, Raule, che segue, Ugo il Nero, che verrà in seguito, e Bosone ch’ebbe-per sua parte il Bassigni. Questi era uomo violento; fece tagliare la testa a sua moglie accusata d’adulterio ed uccise nel gz'ò di sua mano il conte Ricuino che giaceva malato nel suo letto. Ebbe frequenti controversie con Enrico I re di Germania per alcune terre di cui questo principe richiedeva omaggio; con Erberto conte di Vermandois; con Giselberto duca di Lorena, e con Gisleberto duca di Borgogna suo cognato, al quale tolse il castello di pigione che Raule l’obbligò di rendergli. Finalmente fu ucciso nel g35 facendo l’assedio di Saint-Quentin e fu seppellito a Saint-Remi di Reims (Frodoard). Il duca Riccardo ebbe di più una figlia di nome Ermengarde maritata a Gisleberto, che ebbe in seguito il ducato di Borgogna. Du Boucbet gii dà una seconda figlia di nome Adelaide, maritata, egli dice, a Rainiero II conte di Ilainaut. La duchessa Adelaide sopravvisse al suo sposo. Secondo l’abuso che regnava allora di dare delle abazie a laici e anche a donne, ella aveva avuto dal re suo fratello l’abazia di Romain-Moutiers nella diocesi di Losanna colla facoltà di trasmetterla a quello de’ suoi figli che meglio credesse. Ella vi si ritirò nella sua vedovanza, c nel 929 ne fece donazione all’ordine di Cluni per ¡stabilirvi la regolarità.