336 CRONOLOGIA STORICA do, a motivo dei gravosi debiti lasciati da Luigia sua prozia, al testamento di lei, che lo istituiva a proprio erede puro c semplice, si determinò di fare l’acquisto della contea di Tonnerre, che gli venne aggiudicata con decreto 8 marzo del parlamento di Parigi. Egli si rese celebre colle sue imprese militari, e il re Enrico IV ebbe pochi partigiani che più di lui gli sicno stati costantemente devoti. Sin dal i5gi mentre Carlo Enrico era governatore di Gien, formò sovra Joigni, addetto alla lega, un tentativo il cui successo non corrispose al suo zelo benché assecondato da Stilli. Ecco come ne parla quest’ ultimo nelle sue memorie: « Men-» tre mi trovava a Bontin non mi attendeva di fare in quel » viaggio veruna fazione militare; ma il conte di Tonnerre » m’indusse a secondarlo in una intrapresa che faceva so-» pra Joigni. Trattavasi.di rompere col petardo una porta » che da lungo tempo più non si apriva, e di entrare in » città. Tonnerre avea perciò degli archibugeri da lui rac-» colti in fretta. Essi lo seguirono circa trecento passi, ma » in quel sito il loro conduttore, avendo riportato un colpo » d’archibugio che lo stese a terra, rimasero stupefatti dal-» la paura. Ritirandosi per la porta secreta frettolosamcn-» te conducendo seco il ferito, e raddoppiandosi il perico-» lo e la paura, ebbero la viltà di lasciarlo sul lastri-» cato a jtrenta passi dalla secreta, ove sarebbe stato fat-» to a pezzi dai cittadini se io non fossi accorso .pron-» tamente in di lui aiuto con soli venti uomini, poiché, » qualunque cosa io facessi, mi fu impossibile di far retro-» cedere que’ cattivi soldati. Io non lasciai di liberare Ton-» nerre che prese il cammino di Gien, di cui era governa-» tore, mentre io rannodava la sua bella milizia, e ripresi » la via di Boutin » . Nel i5g5 il conte di Tonnerre si reco all’armata del re con M. di Arambures ed altri signori, e combattè nella famosa giornata di Fontaine-Française, 1» cui quel principe dopo corsi i maggiori poricoli vide fuggire dinanzi a lui diciottomila Spagnuoli. Nel di io marzo 1600 Carlo Enrico vendette la viscontea di Tallard a Stefano di Bonne, la cui nipote Caterina di Bonne la trasferì nella casa di Hostum. Quanto operò nel corso del regno di Enrico IV il conte di Tonnerre è rimasto nell’ obblio. Vediamo soltanto che nel 1607 egli fece citare don. Carlo Quentin