DEI CONTI DI AUXERRE E DI NEVERS a65 molino con parecchi censi e altri diritti pel mantenimento di una lampada perpetua nella chiesa e l’alimento tutti i mercoledì a quattro poveri. Egli s’intitola semplicemente Rinaldo di Nevers (Gali. Chr. noi’., tom. Il, pr., col. 68), ed è quella stessa e sola qualificazione che prende pure in una carta del 1188 con cui esentua i monaci di Cluni e le loro genti da qualunque pedaggio al passo del Decise. Con altra del 1190 a favore dello stesso ordine, con cui in procinto di partire per Terra-Santa gli dà la somma di quaranta lire (1) per acquistare a Decise un terreno bastante a fabbricare un monastero, egli s’intitola Rinaldo di Decise (Arch. de Cluni). Da ciò si scorge che erroneamente alcuni moderni caratterizzarono questo stesso Rinaldo per conte di Tonnerre. Un manoscritto di San Vittore ci fa conoscere che Rinaldo di Decise era entrato nel ii83 nella lega del conte di Fiandra contra il re Filippo Augusto. Troviamo pure nel Cartolare di Moleme una Er-mengarde figlia di Guglielmo III conte di Nevers. GUGLIELMO IV conte di Nevers, di Auxerre e di Tonnerre. L’anno 1161 GUGLIELMO, conte di Tonnerre sin dal 1159 al più tardi, giusta il cartolare di Auxerre, lo divenne pure di Nevers e di Auxerre dopo la morte di Guglielmo III suo padre. Stefano I conte di Sancerre e Rinaldo conte di .Joigni gli dichiararono quasi subito la guerra; e Guglielmo ebbe molto a soffrire dalle invasioni die fecero nel suo paese. Ma nel 1163 il dì i5 aprile li sconfisse presso la Marche tra Nevers e la Charité, e rientrò trionfante in Nevers il dì 17 seguito da molti prigionieri. (Chron. Ta-ron.) Quest’anno stesso e tutto al più due mesi dopo la vittoria per aver come pagare i debiti incontrati negli apprestamenti di essa guerra, sorprese Montferrand nell’Au- (1) Duranle la maggior parie del regno ili Filippo Augusto il marco <1 argento fino valeva due lire, tredici solili e quattro denari: quindi quaranta lire formano quindici inarchi, che in ragion di cinquantatre lire, nove s°Ui, due denari il marco, giusta la grida 21 novembre 1785, darebbero ora °Uocentouna' lira, diciassette soldi, sei denari.