i/,8 CRONOLOGIA STORICA ROBERTO cognominato il FANCIULLO. L’anno i3o3 ROBERTO, figlio di Ottone V e di Ma-haut, nato nel i3oo, succedette, giusta la più comune opinione, a suo padre nella contea di Borgogna, secondo le leggi e la pratica del paese, e governò sotto la tutela di sua madre. Non rinviensi però verun atto d’autorità fatto col nome di esso principe. Se Giovanni di Vienna, sire di Mirebel, fece omaggio a Roberto il i5 febbraio i3i5 del castello di Reculot presso Mirebel, questo principe non è altrimenti qualificato nell’atto per conte di Borgogna, ma solamente per nobilissimo e possente donzello, Roberto d’Artois, figlio del nobilissimo principe e possente Otto, già conte di Artois e di Borgogna, palatino. Egli dunque, a ciò clic sembra, ricevea quell’omaggio come signore particolare di qualche dominio da cui dipendeva il castello in quistione. Di più vedesi che dopo la morte di Ottone si continuò l’amministrazione giudiciaria nella contea di Borgogna in nome del re Filippo il Bello; ch’egli vi creava e i governatori c i baili, tra’quali eranvi parecchi signori francesi; che nel i3c>7 Giovanni di Chalons trattò in qualità di guardiano del paese pel re di F'rancia coi gentiluomini c borghesi di Poligni intorno ad un punto statutario; finalmente i conti fenduti per le rendite della contea di Borgogna nel i3io dimostrano che erano da quel re percette. Non è però men vero che la nobiltà comiziale avendo dopo la morte di Ottone ¡’imbrandite le armi, pretese non riconoscere altro successore di quel principe tranne Roberto suo figlio, ma sem- „ Duratile In guerra fissala la levata delle truppe, i loro acquartieramenti, passaggi, tappe, sussistenze, paglie e riviste. „ Finalmente era ad esso affidata tutta l’autorità sovrana con ledere speciali dei monarchi, come si scorge da quelle del j5o8, i5l8, l53o, j533, i534- I membri di quel corpo maisempre godettero sino dalla prima loro instituzione la nobiltà trasmissibile al primo grado Si può aggiungere , dice Perreciol, eh’ essi facevano leggi sotto il nome del sovrano e che le antiche ordinanze francesi ne contengono in gran copia che provengono dal parlamento.