DEI DUCIII DI BORGOGNA 55 delle genti dabbene c si rese terribile come folgore ai cattivi clic non conoscevano leggi (Orclcr. Vit-, ibidem). Ugo nel mese di maggio 1076 tenne all’ abazia di Beze una gran radunanza dei suoi baroni, alla quale assistettero pure Guglielmo conte di Borgogna e Guido conte di Macone. « Tocco dalle sciagure accadute sotto il suo antecessore per » l’abuso dell’autorità, volle prevenirle, dice il conte di 5) Boulainvilliers, eccettuando con una legge solenne sei ?» tra gli alli baroni dall’ obbedienza che gli era dovuta n nel caso egli si portasse a violare la libertà delle as&m-n blee 0 venisse meno alle usanze comuni. Egli si sottomise » altresì ad esser da essi punito per la via dogarmi, e li s> autorizzò a convocare la nobiltà e a far marciar le truppe « dei comuni per mantenere l’ordine pubblico >5. Ecco cose magnifiche; per altro noi non abbiamo per tutto documento di quell’assemblea se non una carta di Ugo con cui dichiara esente il villaggio di Noiron, che apparteneva ai religiosi di Beze, dal diritto di guardia che vi aveano usurpato Foulques conte di Beaumont sul Vingenne e suo figlio Gofrcddo (Duchesne , Hist. des due de Bourg., tom. I, pag. ai). D’altronde è molto sorprendente il vedere di già stabiliti nel 1076 i comuni, come ci fa sapere il racconto di Boulainvilliers. Lo stesso anno, secondo un’ antica cronaca (Duchesne, Script. Fr., tom. IV, pag. 88), Ugo accompagnato da parecchi signori francesi condusse un’ armata in Aragona in aiuto del re Sanzio contro i Saraceni, contra i quali lo soccorse per ritogliere una città ragguardevole che la cronaca non nomina altrimenti e che i moderni pretendono essere Balbastro; ma essi confondono questa spedizione con quella che Guglielmo Vili duca d’ A-quitania aveva fatta tredici anni prima (Ved. i conti di Poiticrs). A dire il vero il viaggio di Ugo in Ispagna ci sembra inconciliabile cògli altri avvenimenti del suo regno. Dill’atto noi lo abbiamo testé veduto nel.mese di maggio 1076 presiedere ad una radunanza tenuta nell’abazia di Beze, e nel 1077 *n Avalon, la cui chiesa egli donò all’abazia di Cluni (Spicil., tom. VI, pag. 454)- L’anno 1078 perdette, senza ayer avuto figli, Sibilla sua moglie figlia di Guglielmo I conte di Nevers che avea sposata prima di pervenire al ducato. Questo avvenimento