io6 CRONOLOGIA STORICA dere fece rialzare Tudert, e affettuosamente abbracciandolo gli promise non vi sarebbe mai guerra contra il re Carlo c lui, e sull’istante si presentò ai due cardinali per giurare la promessa. Riportò dapprima lo scioglimento dei giuramenti fatti nelle sue alleanze contratte col re d’Inghilterra, e poscia avvicinatosi al crocitisso d’oro coi principi e signori del suo seguito nel tempo stesso del duca di Borbone e dei conti d’Armagnac, di Vendome e di Vaudmont, cogli altri ambasciatori e gentiluomini francesi, giurarono i duchi sulla croce e i vangeli di osservare il trattato di pace allora conchiuso, lo che fecero successivamente i signori francesi e borgognoni. Rimanevano ancora a prendersi alcuni concerti sulla forma di dare esecuzione ad alcuni articoli del trattato; e di ciò si fecé discussione nel rimanente mese di settembre in assemblee particolari. Da principio il duca di BoVgogna in una cedula diretta al re denunciò Tanneguy di thatel, il presidente Louvet, Pietro Frottier cd il medico Cadart siccome convinti dell’omicidio del duca Giovanni suo padre; ma poi in alcune lettere dello stesso principe munite del suo sigillo si rinvenne la promessa di restituire le città di Saint-Quintin, Corbie, Amicns, Abeville ed altre poste sulla Somma alle condizioni stipulate noi contratto. Gli ambasciatori del re Carlo dal canto loro diedero in suo nome promessa di far punire gli uccisori del duca Giovanni e di esentare Filippo suo figlio dal comparire fra i pari sino a che vivrà (Hist. de Boitrg, toni. IV, pag. 218 e 219). Presentato alla corte di Francia il trattato d’Arras, fu accettato dal re e dai grand* della nazione che vi si erano recati colla maggiore soddisfazione ; e per ratificarlo nella forma più solenne, Carlo convocò numerosa assemblea di prelati, principi e signori a Tours per il di 11 dicembre. Essa ebbe luogo nella chiesa di San-Martino, e si aprì con una processione generale, alla cui coda il monarca prestò giuramento tra le mani dell’arcivescovo di Candia toccando i santi vangeli di osservar fedelmente tutti gli articoli espressi nel trattato di pace conchiuso nella città d’ Arras tra i suoi plenipotenziari cd il duca di Borgogna. Tutta l’assemblea ripetè questo giuramento, i principali a viva voce, gli altri coll’alzare le mani, come aveva richiesto il