DEI BARONI CONTI E DUCHI D’ETAMPES 555 Saint-Valier conte eli Poitiers, il quale convinto ili aver favorita la fuga del contestabile di Borbone, fu condannato a perder la testa. Stava già per eseguirsi la sentenza allorché Diana recatasi ai piedi di Francesco I, ottenne colle lagrime e più ancora colle attrattive la grazia del reo. E noto il cambiamento che la paura produsse sullo spirito e sul corpo di Saint-Valier, per cui gli s’imbiancarono in una notte i capelli e fu assalito da febbre sì violenta che non potè più mai liberarsene, neppur dopo che il re gli ebbe accordato il perdono: donde il proverbio la febbre di Saint-Valier. Diana avea quarantanni allorché Enrico li, allora delfino, di soli diciotto, divenne di lei perdutamente amante. Questa passione perdurò nel principe sino alla sua morte. Diana era donna avidissima. Ella fu clic istigò il re a perseguitare a fuoco e sangue gli eretici, perchè avea interesse nella confisca de’ loro beni. Nel i55g perdette il ducato d’Etampes che le fu ritirato ìli virtù dell’ editto del re Francesco II del mese di agosto di quell’anno rivocante i doni c le alienazioni del suo dominio. I Guisa che sotto quel regno godevano di tutto il potere, furono gli autori di quella disgrazia, cui aggiunsero 1 altra di far scacciar Diana dalla corte. Ella si ritirò in una delle sue terre, ove morì l’anno i5G6. L’anno i562 GIOVANNI di BROSSE ebbe dal re Car- lo IX nel mese di aprile il ducato d’Etampes per goderne pel corso di due anni; ma nel successivo agosto gli fu accordato a vita in riconoscenza de’ buoni servigi che non avea cessato rendere allo stato. Notasi in fatto che quel signore non si separò mai dal sovrano in mezzo alle turbolenze che agitarono il regno. Egli trovossi nel i54a col re Francesco I all’assedio di Perpignano; servì nel i562 contra i calvinisti comandati da Andelot, e l’anno dopo all’assedio d’Orleans; era colla regina Caterina de’Medici allorché gli fu presentato Poltrot, l’assassino del duca di Guisa; ed intervenne al trattato di pace intavolato all7 Isle-aux-Bocufs presso Orleans, e conchiuso il 19 marzo dell’anno stesso ad Amboise. La sua morte avvenne nel gennaio i564. Anna sua moglie gli sopravvisse dodici anni, non essendo trapassata che nel 1576.