DEI CONTI DI DAMMARTIN 541 te invettive al conte ili Dammartin che gli diede una risposta mortificante. Antonio di Chabannes da Amiens fece parecchie scorrerie sui Borgognoni, ai quali tolse molti convogli ed inferì molti danni. Finalmente 1’ anno dopo seguì una pace che venne quasi che subito violata. Antonio di Chabannes fu di nuovo inviato in difesa della Picardia, e nel 1477 morto essendo il duca di Borgogna, fu uno dei Ì'enerali incaricati da Luigi XI del conquisto dei Paesi-iassi. Nel 1484 (N. S.) fu nominatamente rampognato dall’oratore di Carlo d’Artnagnac che arringava negli stati di Tours ad oggetto di rivendicare le contee di Armagnac e di Rodez confiscate da Luigi XI al conte Giovanni V, e delle quali una parte era stata data, come si disse, a Dammartin. Questi avendo osato dire esser giusta la coniiscazione perchè Giovanni era un sedizioso e un fellone, il sire d’Al-Lret e Lescure gli diedero una mentita senza rispetto pel re Carlo VIII ch’era presente. Dammartin snudò contr’essi la spada e trovolli pronti a difendersi. Allora molte persone s’interposero tra i combattenti e li separarono; ma un decreto del consiglio pronunciato nel mese di aprile restituì a Carlo P eredità reclamata e tolse a Dammartin la sua Sieda. Della qual perdita si rifece nel febbraio dell’ anno opo col dono che gli largì il re del governo di Parigi e dell’isola di Francia tolta al duca d’Orleans. Antonio terminò i suoi giorni il a5 dicembre 1488, e fu seppellito nella chiesa di Dammartin dove avea fondato sei prebende. Dal suo matrimonio ebbe Giovanni che segue e tre figlie, Giovanna maritata, i.° a Marchisio di Canillac signore d’Alais, 2.0 a Jacopo d’Apchier; Giacomina dama di Onchain maritata il 12 aprile 1469 con Claudio Armand visconte di Polignac, ed Anna sposata a Roberto di Balzac, morta senza prole. Il re Luigi XI chiamava per suo cugino Antonio di Chabannes quantunque non gli fosse iiè parente nè congiunto. Dicesi essere stato il primo signore estraneo alla famiglia regia a cui i monarchi francesi abbiano conceduto tale onore. Ma ciò non è vero, poiché Guido della Tremoille conte di Joigni è egualmente per tale qualificalo nelle lettere espedite a suo favore nel 1421 a nome di Carlo VI (V. i conti di Joigni)