DEI CONTI DI SCIAMPAGNA vescovo di Meaux gettò un interdetto sulle terre ove tro-vavasi il conte per un pedaggio che levava sui vassalli della sua chiesa, e nel 1202 il concilio di Sens gl’indiresse ammonizione canonica per indurlo a levare il sequestro che avea fatto dei beni acquistati dai chierici sin da quaran-t’anni addietro. La città di Chaumont in Bassigni è una di quelle eh’ebbero più a lodarsi di lui. L’anno 1229 (V. S.) nel mese di marzo le concedette di reggersi giusta le consuetudini di Lorris (Liber Principimi, fol. 328 r.°). Escueil-le presso Reims gli è pur debitrice di essere stata eretta in comune nel mese di agosto (ibid., fol. 334 v-°) (V. Filippo Hurepel conte di Boulogne e Matteo II duca di Lorena). TEBALDO V detto il GIOVINE, decimoterzo conte di Sciampagna e re di Navarra. L’anno 1253 TEBALDO succedette a Tebaldo suo padre nella contea di Sciampagna e nel regno di Navarra in età di tredici anni sotto la tutela di Margherita sua madre. Nel mese di agosto i Navarresi gli inviarono solenne deputazione per riconoscere la sua sovranità. Nel febbraio 1254 (N. S.) la madre fece omaggio per lui nel castello di Vincennes al duca di Borgogna per le terre della contea di Sciampagna che da lui dipendevano ( Mss. de Fontanieu). Queste terre erano Montbard e Bougemont, che Eer altro non erano possedute dal conte di Sciampagna, ma ensì da quello di Nevers che le teneva da lui. 11 duca dopo averne ricevuto l’omaggio dal contedi Sciampagna, lo trasferì nel vescovo di Langres, primo signore feudale (Brus-sei, usage des fiefs, tom. I, pag. 345). L’anno 1258, giusta il p. Pelletier, Tebaldo perdette la madre per malattia a Provins il i3 aprile , e fu seppellita a Clairvaux. Questa principessa paragonabile a Bianca regina di Francia, si trovò nelle stesse circostanze di lei durante la minorennità del figlio e n’ uscì fuori colla stessa destrezza. L’anno stesso l’abazia di Luxeu, che godeva una specie di sovranità', scelse il conte di Sciampagna per suo guardiano ereditario. Questo titolo, che non fu senza profitto, passò ai re di Francia dopo la riunione della Sciam-