478 CRONOLOGIA STORICA armarono, discacciarono il re dalla lor città, atterrarono il suo palazzo e lo inseguirono sino al castello di Lates donde 10 costrinsero a riparare in Aragona. Pietro di Castelnau, nativo di Montpellier e legato del papa nella provincia, non vide con occhio indifferente tali movimenti, e temendo non s’introducesse col favore di essi nella sua patria l’eresia degli Albigesi, interpose la sua autorità per acchetarli. Ciò ottenne in una conferenza ¿he in compagnia di parecchi prelati c signori ebbe luogo nel palazzo episcopale di Villeneuve coi deputati di Montpellier, in cui fu convenuto un accordo clic ristabilì la pace dopo essere stato ratificato dal re e dalla regina. F.ransi entrambi recati a tale oggetto dal castello di Mircvaux a Montpellier, la regina cavalcando in groppa dietro 11 suo sposo. Si celebrò la memoria di tale avvenimento con un’annua festività clic sussisteva ancora nel 1785 c si chiama il Chcvalct. Havvi un cavallo riempiuto di crini che si fa danzare con sopra un uomo al suono di strumenti il dì 21 agosto per alludere a quello che cavalcavano il re e la regina al loro ingresso in quella città. Prima del soggiorno eh’essi fecero colà, Maria era incinta del principe don Jay-me di cui sgravossi nel luogo stesso il 2 febbraio 1208. 11 re poco dopo la nascita dell’ infante partì di Montpellier lasciandovi la regina per ritornare in Aragona. Egli non avea mai avuto genio per quella principessa cui il solo interesse avea indotto a sposare, c l’anno 1210 si maneggiò in corte di Roma per far annullare il suo matrimonio. Innocenzio III nominò commissarii sui luoghi per esaminare l’affare; ma la regina annoiata delle loro lungherie si recò personalmente a Roma per opporsi alla domanda del suo sposo. Finalmente ella ottenne il 19 gennaio 1213 (N. S.) un giudizio definitivo che confermò la validità del suo matrimonio. Mentre ciò agitavasi, Pietro negoziava egli stesso presso il papa la riconciliazione colla santa sede del conte di Tolosa di lui cognato, e non avendo potuto riuscirvi, prese apertamente la difesa del conte c pugnò per lui contra Simeone di Montfort nella famosa battaglia di Muret in cui perì il 10 settembre 1213 dopo aver fatto prodigii di valore. Per odio verso sua moglie egli avea dato in feudo il 24 gennaio precedente a Guglielmo di lui cognato figlio di Guglielmo Vili e di Agnese in pregiudizio del proprio