■io4 CRONOLOGIA STORICA c 218). Auger di Miramont avendo per ordine od istigazione del visconte di Bcarn ucciso nel 1273 Gerardo di Castcl-nau, furono dal siniscalco di Guicnna pronunciate due consecutive sentenze colle quali ingiunse a Raimondo di Mirai 1 d’impadronirsi di tutti 1 beni del visconte e di tutti quelli clic nella Guicnna possedeva Auger. Appellò Gastone da queste due sentenze al re d’Inghilterra Eduardo I ( Trésor. géncal. toni. I pag. 244 )• Questo monarca si recò poco dopo in Guienna per sedare le nuove turbolenze eccitatevi dal visconte, e Gastone intimorito gli venne incontro per far le sue scuse. Veramente Eduardo non era guari disposto a riceverle giudicandole assai equivoche, e Gastone per attestargli la propria sincerità, gli rimise un atto da lui fatto il 3o settembre nella chiesa di San-Michcle del Salto alla presenza di Gottardo abbate di Figeac ed altri testimonii. Egli obbligavasi in esso sotto la garanzia di parecchi cavalieri, di non uscire dalla corte del re d’Inghilterra quando egli vi si fosse portato, senza il permesso di quel monarca (Etìennot. fragili, rnss. Aquitan. tom. XI pag. 18). A malgrado delle sue protestazioni il re lo fece arrestare e fu costretto a promettere di dare pel suo riscatto la città ed il castello di Ortez. Come fu in libertà appellò alla corte di Francia per le sforzate obbligazioni da lui. prese ed il siniscalco di Guascogna procedette di bel nuovo contra di lui. Eduardo venne ad assediarlo nel castello di Sembouez ove orasi rinchiuso. Gastone rinnovò il suo appello, ed E-duardo prese il partito di ritirarsi. La causa fu portata al parlamento di Parigi e il re Filippo l’Ardito non volendo fosse giudicala contraditoriamente, maneggiò un accordo fra le parti, con un compromesso fatto della sua persona, giusta l’uso d’allora. Il visconte fu vincitore quanto alla sostanza, ma condannato a dar soddisfazione al re d’Inghilterra per l’espressioni ed il procedere ingiurioso che avea adoperato in suo riguardo. Ciò avvenne nel 1274, c nel corso di questa procedura avendo il cavaliere Gilles di Vitevillc sentito che il visconte avea dato il suo pegno di battaglia alla corte di Francia, scrisse al re d’Inghilterra per pregarlo di voler prenderlo a suo campione. Sire, gli disse, vi piego c richiedo che se qualcuno contra voi si impegni, diate a me la battaglia, cd io farò la volontà