32 CRONOLOGIA STORICA » o fronteggiate da torri, gallerie, portici, sale e fabbri-» cali immensi, producono tanto maggiore effetto, quanto » più variate ne sono le forme, più semplici le propor-» zioni, meglio assortite le piante, e più approssimantisi » nella loro totalità allo stesso scopo, giacché tutto abbellisce » a proporzione che più si ci avvicina alla sala del trono ed » agli appartamenti imperiali. Le corti laterali non pos-» sono paragonarsi a quella di mezzo, nè quelle che sono » le prime, alle altre più discoste. Nulla diremo dei colo-» ri, dell’ oro, c della vernice, che danno tanto risalto ai » grandi edifizii. A parlare in generale, la nostra architet-» tura lavora sopra disegni ed idee troppo differenti da quandi to si vede in occidente, perchè se ne possa pronunciare » un sano giudizio, ove non siasi a portata di paragonarla » con altro modello che non sia quello della sola immagi-» nazione. » (Metti, concerti. Ics Chinois. tom. Il pag. 5i5). La popolazione di l’e-king valutasi oggidì a due milioni d’anime. Essa era maggiore prima che l’imperatore Kang-hi avesse fatto rifluire nelle provincie una quantità d’individui inutili. Siccome le abitazioni di Pe-king non bastano ad alloggiarvi il popolo, molte famiglie stanziano sulla riviera entro barche , e vivono principalmente della pesca. La superstizione innalzò in più riprese quasi diecimila miao ossia templi d’idoli tra Pc-king e il distretto. La maggior parte di quelli che stanno nella prima cinta del palazzo sono belli ed alcuni anche magnifici. Quelli poi che sono qua e là dispersi nel rimanente della città e nei dintorni sono quasi che tutti edificati sovra differenti modelli. Nel gran numero havvene molti d’immensi, alcuni medio-eri , ed aliti sono semplici cappelle. Quelli in cui havvi molti lama, bonzi o Lonzesse, generalmente son belli e ben conservati. Le fiere mensuali ne’varii quartieri della città, tulle si tengono nei gratuli miao, le cui vaste e numerose corti tutte contornate di gallerie, sono in fatto a ciò adat-tatissìme. SOU-TCHEOU, altra città del Pe-tcheli, può chiamarsi l’Amsterdam della China. I tipografi sono più facili che in tutto il rimanente dell’ impero nel comperar libri che abbiano ali, come si dice alla China, cioè che stuzzichino la curiosità e non ammuffino nei magazzini.