3o8 CRONOLOGIA STORICA un rescritto di Roma per secolarizzare. Non avendo però potuto ottenere la restituzione del suo patrimonio, professò l’anno dopo il calvinismo e morì a Parigi nel settembre 1649. MARGHERITA di FOIX e GIOVANNI LUIGI di NOGARET. L’anno i572 MARGHERITA di FOIX contessa d’Asta-rac, di Caudale e di Bcnauges e capo di Ruch per parte di Enrico di Foix suo padre, sposò il 23 agosto i587 nel castello di Vincennes Giovarmi Luigi di Nogaret, marchese de la Valette, duca d’Epernon, conte di Montfort, cavaliere degli ordini del re, primo gentiluomo di camera, colonnello generale dell’infanteria, governatore di Guienna, di Provenza e del paese Messin, creato duca e pari di Francia nel 1082 e finalmente ammiraglio nel ¡58y. Tanti titoli uniti sulla sua testa da Enrico III Io fecero chiamare il guardarobba del re. Questo principe gli avea promesso di renderlo cosi possente che non gli si avrebbe mai potuto togliere ciò ch’egli gli avesse dato. Egli stesso lo maritò e per presente nuziale gli diede quattroccntomila scudi, che oggidì varrebbero oltre tre milioni.» La festa sponsalizia secondo il » giornale di Enrico III, fu magnificamente celebrata nel pa-» lazzo di Montmorenci ove intervenne il re con tutte le ua-» me e ballò in grandissima allegria, portando però pendente » alla cintura il suo rosario di teste di morti fin che durò » il ballo, e regalò alla sposa un monile di cento perle va-» lutate centomila scudi». Tale era la profusione di quel monarca pei suoi favoriti. Egli avea fatto Io stesso nelle nozze di Giojosa (ibidem). Per altro il duca di Epernon non fu un favorito senza merito; anzi convien dire che molto in lui se ne riconoscesse per perdonargli quel carattere di alterigia e di fierezza che gli avea ispirato la prospera fortuna e clic mantenne anche dopo averla perduta. Non vi fu mai cortigiano meno di lui pieghevole, nè verun signore più di lui geloso delle prerogative annesse al suo grado, nè più smanioso di aggiungerne delle nuove. Per pingere con un sol tratto la sua vanità basterebbe dire che richic*