,7o CRONOLOGIA STORICA suo primogenito Luigi per loro sovrano, al che avendo il padre annuito il giovane Luigi si recò l’anno dopo a ricevere la corona di Aquitania; ma tragittata appena la Loi-ra svanirono le sue speranze. Intanto Pipino iorte aunoia-vasi nel suo monastero e ne usci furtivamente in questo anno nell’atto stesso in cui Carlo suo fratello scappava da quello di Corbia. Raggiuntisi si recarono in Aquitania ove furono dal popolo riveduti con gioia e fu decretata un’altra volta a Pipino la sovranità. Carlo accorse per salvare il regno che se gli voleva rapire, ma questa spedizione non ebbe verun successo. Nell’anno 855 gli Aquitani senza se ne sappia il motivo, voltisi di nuovo al partito di Carlo il Calvo gli domandarono e ottennero per governarli suo figlio Carlo il quale inaugurato alla metà d’ottobre dell’anno stesso cominciò il suo regno col riportare nel Poitou una compiuta vittoria contea i Normanni; ma gli Aquitani a malgrado di quel glorioso successo poco stante se gli ribellarono c ritornar fecero Pipino. Abbandonarono un’altra volta quest’ultimo e deputarono a Luigi di Germania per ottener la sua protezione. Andata a vuoto questa pratica ripigliarono le parti di Carlo il Calvo per ridomandargli suo figlio. Appena ritornato il giovine Carlo fu sovverchiato da Pipino e pel corso di sette anni durò la guerra con alterni successi tra quest’ ultimo e Carlo il Calvo. Finalmente Pipino nell’ anno 865 ingannato da Rainulfo conte di Poitou e duca d’Aquitania, fu preso, consegnato a Car- lo il Calvo, condotto per suo ordine a Senlis e ristretto ili oscuro carcere ove per quanto sembra morì indi a poco; 11011 essendo dopo tale avvenimento più di lui parlato nella storia ( Vaissete, Ilist. de Lang. tom. I ). La confusione clic produssero in Aquitania le controversie tra Carlo il Calvo e Pipino, ridusse quel regno ad una speeie di anarchia in guisa che non riconoscendo vermi sovrano molti non segnavano gli atti che dagli anni posteriori alla morte di Luigi il Buono: di cui è prova la carta di un dono fatto all’abbazia di Noaiile nel Poitou da certo Landrade c Fulberto suo figlio la cui data è Datimi anno nono, mense decembri post obitum domini Ludovici imperatori; che corrisponde all’anno 848 di Gesù Cristo (A re hi v. de Noaiile).