DEI CONTI 0 DUCIII DI TOLOSA 33g una parte di quello di Nismes, e a questi titoli univa quello pure di conte palatino. Giusta d. Vaissete, l’origine di questo titolo deriva dall’essere stato san Guglielmo di Ge-lona conte di palazzo dei re d’Aquitania e perchè i conti di 'Tolosa posteriori a san Guglielmo gli succedettero in quella dignità. Pons fu avido usurpatore dei beni ecclesiastici e non solo impunemente, ma anche in tranquillità di coscienza come si vede dalla assegnazione fatta del vescovato d’Albi nell’anno ioir] a sua moglie Majore per suo vedovile: Qua propter, die’egli nella carta relativa, ego in Dei nomine Pontius , dono tibi dilectae sponsae meae Majorae episcopalum Albiensem. Egli dispose pure verso denaro del vescovato del Pui. (Hist. de Lang. tom. II p.^oG). Pons dopo aver perduta o ripudiata Majore si rimaritò nel torno del io4o e io45 con Almodis figlia di Bernardo conte de la Marche nel Limosino ch’era stata prima moglie di Ugo V sire di Lusignan e quindi da lui ripudiata a cagione di parentela. Pons la ripudiò anch’egli verso il io53 dopo averne avuto tre figli, Guglielmo che segue, Raimondo a cui sua madre trasmise la contea di Saint-Gilles statale assegnata pel suo vedovile, e Pons morto senza discendenza nel io63 e forse prima; nonché una figlia di nome Almodis l’armi in mano contro Bosone e perdette la vita in un combattimento datogli nell’886 avanti il mese d’agosto (V. Bernardo Piantavellosa conte d’Auvergne e il medesimo conte di Macon). GUGLIELMO il PIO. L’anno 886 GUGLIELMO cognominato il PIO, figlio di Bernardo III, ereditò il suo marchesato di Settimania, nonché la contea d’Auvergne. Egli sposò Ingelberge figlia di Bosone re di Provenza da cui non ebbe prole. Dopo la morte di lui avvenuta il 6 luglio dell’anno 918 la Setti-mania passò nella casa di Tolosa (Ved. Guglielmo il Pio conte di Bourges., e lo stesso Guglielmo conte d’Auvergne).