36 CRONOLOGIA STORICA V. CHE N-S I. Il CHEN-SI, la prima provincia della China a quanto pretcndcsi che sia stata abitata, confina al nord e all’oc-cidcntc colla Tartaria chinese c all’oriente col Kouang-si. Vi si contano ccntoquattordici città. Questa provincia abbonda in frumenti ed in miglio, ma si raccoglie poco riso. Essa contiene, a quanto diccsi, miniere d’oro cui il governo vietò di aprire a causa dei funesti vapori che da esse esalatisi^ ma è permesso di cercar quel metallo nelle riviere, e molta gente vive del lucro procedente dal lavar la sabbia separandone l’oro che vi è commisto. Le strade clic si sono praticate in cotesta provincia a traverso montagne e precipizii orrendi, hanno qualche cosa di prodigioso: più di centomila uomini furono occupati a quella grand’opera che fu ultimata con celerità incredibile. Si spianarono parecchie montagne: altre se ne congiunsero col mezzo di ponti di una sola arcata, e quando le vallate erano troppo larghe costruivansi dei pilastri per sostenere le volte clic si dovettero moltiplicare. Quelle arcate sono sì larghe che possono passarvi di fronte quattro barche, e per sicurezza dei passeggicri si munirono da ciascun lato i ponti con parapetti. ( Du Haldc ). VI. HO-NAN. L’IIO-NAN, posto al mezzodì del Chen-si e del Pc-tclieli, è la più ridente e deliziosa provincia della China. Questo paese è così unito e ben coltivato che sembra passeggiare per un vasto giardino: tutto e campagna meno dal lato d’occidente ove veggonsi montagne ingombre di foreste. Trovansi centodieci città. (Hist. mpd. tom. I.) Cai-fong-fou n’è la capitale o piuttosto essa lo era prima del 1642, epoca in cui l’imperatore Hoai-tsong avendo fatto tagliare una diga per sottomettere la città eli’crasi sollevata, la inondò presso che interamente; per cui fu sobbissata e perirono oltre trecentomila anime; dal quale disastro non si riebbe mai più.