470	CRONOLOGIA STORICA
Pambizione di Guglielmo c si finalmente in vista degl’in-teressi di Almodis di Tolosa sua zia che veniva esclusa dalla tutela di sua nipote. Guglielmo non essendo disposto a cedere alle pretensioni di Alfonso si venne dall’una e l’altra parte all’armi; ma fu da amici comuni negoziato un accordo con cui i due antagonisti dovevano dividersi tra loro la contea di Melgueil per goderne per lo spazio di sei anni sino a che avessero rinvenuto di comune consenso un partito convenevole a Beatrice. Ma Guglielmo dimenticando ben
f>resto i suoi impegni, promise all’insaputa del<conte di To-osa la mano della giovine contessa a Berengario Baimondo conte di Provenza. Alfonso consapevole di questo trattato ricominciò la guerra col signore di Montpellier e nel tempo stesso dichiarolla al conte di Provenza; guerra che rimase sospesa nel 1134 da quella che fu costretto Berengario Baimondo di fare ai Saraceni di Spagna e che si terminò Panno dopo mercè il matrimonio di Beatrice col conte di Provenza di consenso del conte di Tolosa.
     La famiglia degli Aimons possedeva ereditariamente la vicaria di Montpellier. Guglielmo essendosi avvisalo di conferire questa carica ad un’altra famiglia, quella che ne rimase spogliata si sollevò e destò nel 1141 una sedizione in Montpellier all’occasione di un'nuovo omaggio che pretendeva Guglielmo dagli abitanti della città. Guglielmo costretto a fuggire scrisse dal castello di Lates ov’erasi riparato a papa Innocenzio II cui riguardava per immediato signore di Montpellier, per persuaderlo a prendere le sue parti, e Innocenzio con lettera i.° gennaio ufo incaricò i vescovi della provincia di proibire ai lor diocesani qualun-
3ue comunicazione colla città di Montpellier e in una secon-a lettera che segui poco dopo la prima, esortò quei prelati a fare ogni loro sforzo per distornare il conte di Tolosa dal partito da lui preso a favor dei ribelli. Ma non avendo le rimostranze dei vescovi fatta veruna impressione sul conte,
10	scomunicarono giusta gli ordini del papa. L’anno 1143 Guglielmo col soccorso dei Genovesi pose l’assedio davanti Montpellier costringendone 'gli abitanti per difetto di viveri ad aprirgli le porte sul finir di settembre. I Genovesi se ne ritornarono soddisfatti della generosità di Guglielmo che
11	esentò dal pedaggio sulle sue terre ed accordò loro uno