448 CRONOLOGIA STORICA l’armata ili terra si trovasse forte «li diciotto a ventimila cavalli e di oltre centomila fanti senza contar gli stranieri specialmente Italiani clic si erano affrettati di prender parte in quella spedizione qualificata col nome di crociata. Quanto alle forze marittime si fanno ascendere a centocinquanta galee oltre i-legni da carico. Nè vi è luogo a dubitare che il visconte di Narbonna non siasi unito coi signori clic accompagnavano il re. Ma la storia non ci ha conservato i nomi del maggior numero di que’guerrieri ( Faiss. toni. IV pag. 47)- Morto Filippo il 5 ottobre dell’anno stesso in Perpignano, la sua salma dopo la sezione che ne fu fatta fu trasferita a Narbonna per essere sotterrata nella cattedrale. L’anno 1289 Aymeri segnalò il proprio zelo in servigio del re Filippo il lidio coi due tratti seguenti. 11 re d’Aragona sempre in timore delle armi di Francia, aveva fatto partire due ambasciatori per la corte di Roma acciò facessero entrare il papa nel suo partito; ma il visconte li fece arrestare come, passavano per Narbonna e li consegnò ai regi uffiziali che li rinchiusero nella prigione di quella città. Poco dopo scoperto avendo che il cavaliere Bernardo di Durban di lui vassallo manteneva corrispondenza coi sudditi del re d’Aragona c eh’crasi già convenuto di favoreggiare lo sbarco di due vascelli aragonesi sulle spiaggic di Linguadoca, lo fece del par; porre nei ferri. Durban uscì di carcere in capo a due anni, e si rappacificò col visconte riconoscendolo a signore della porzione del castello di Leticate che gli apparteneva. Terminò il corso de’suoi giorni Aymeri nell’ottobre 1298 lasciando di Sibilla figlia di Roggicro IV conte di Foix' Sua sposa due maschi c tre femmina, la cui primogenita Margherita sposò l’infante don Pedro figlio di Federico de la Cerda. Amalrico il primogenito dei maschi gli succedette.nella viscontea di Narbonna. AMALRICO II 0 AYMERI VI. L’anno 1298 AMALRICO fu il successore di Aymeri IV suo padre vivente il quale avea date in più occasioni luminose prove di valore. Carlo II re di Sicilia lo aveva nel 1289 dato ai Fiorentini a lor condolticre nella guerra che