118 DISCORSO PRELIMINARE non avevano posto se non dopo i pari. Nel 1297 soltanto egli ottenne per espressa esaltazione gli onori di pari. (Brus-sei. usagc des Fiefs pag. 138 e 32g). Guglielmo IV detto Braccio Forte era duca d’Aqui-tania. Bainulfo suo bisavolo non aveva ottenuto nell’¿45 dal re Carlo il Calvo se non le contee di Poitou, d’Angou-mois e di Saintong ( Ilist. de Lang. tom. I pag. 724). Ma Carlo poco fedele al trattato di Saint-Benoit-sur-Loire avea poscia tolte a suo nipote Pipino alcune provincic die i figli di Bainulfo pretendevano assoggettare al loro governo; e questo fu il germe delle frequenti guerre eh’essi ebbero coi: conti di Tolosa, i quali possessori di quella città capitale del regno di AquiTania, volevano estendere la loro dominazione sino agli stessi confini. Alternatamente vincitori e vinti, questi principi finalmente invasero i feudi che si contendevano. 11 Velai (Ilist. de Lang. tom. II p. 58) e l’Auvergne (ibid. pag. i63) subirono la legge del più forte e perdettero la loro immediazione. . Il Perigord meglio difeso manteneva i suoi diritti contra tutti. Wulgiiu che l’avea ricevuto da Carlo il Calvo suo congiunto sotto il titolo di governo generale,. P avea colla stessa prerogativa trasmesso ne’suoi discendenti. Emma nipote di Wulgrin e di lui erede dopo la morte di ‘tutti i maschi legittimi di sua casa, avea portato in dote questa provincia a Bosone il Vecchio conte de la Marche suo sposo, ceppo della seconda dinastia dei conti di Perigord, sunnominato Taleyrand (Lab. Bibliot. manuscr. tom. Il p. 170. V. i Conti di Perigord). Il titolo di conte di Perigord che Guglielmo IV conte di Tolosa prendeva in alcune carte, era una pretensione immaginaria somigliante a quella di parecchi sovrani d’oggidì sopta stati che non furono mai soggetti al loro impero. La contea di Tolosa comprendeva sotto Ugo Capeto l’antica diòcesi di quella città, le contee dell’Albigeois, di Bouergue, di Quersi e il marchesato di Golhie. Questi vasti dominii divisi sin dal 975 erano posseduti nel 987 da Guglielmo Tagliaferro conte di Tolosa, da Pons conte d’Albi suo fratello e da Baimondo li conte di Rouergue cadetto della loro famiglia (Hist. de Lang. tom. II pag. 120): tre rami i cui beni non furono riuniti che nel 1088 nelle mani di Raimondo di Saint-Gilles (ibid. pag. 272). Questi gran leu-