IC>4 CRONOLOGIA STORICA per porsi a tavola c gli rimase appena il tempo di fuggire. L’imperatore voleva rifarsene e giunse sino alle porte ili Parigi bruciandone uno dei sobborghi. Ma Ugo assistito dal conte d’Anjou e da altri signori postisi ad inseguirlo nella sua ritirata, raggiunse il suo retroguardo sulle sponde dell’Aisne; e dopo averne distrutto una parte diè la caccia al rimanente sino alle Ardenne. Era divisamento di Ugo di unire la Lorena alla corona di Francia, e sperava riuscirvi mercè le sue forze combinate con quelle de’suoi amici. Ma Lotario sconcertò le sue misure colla facilità ch’ebbe nel 980 di abbandonare quella provincia all’ imperatore fier ottenere la pace. Ugo ed Enrico duca di Borgogna di ili fratello, reclamarono altamente contro quella cessione, c Lotario quattri anni dopo conobbe meglio il suo fallo quando sentì clic i Loreni saccheggiavano le sue terre. Allora rimbrandite le armi rientrò nella Lorena ed assediò Verdun che gli aprì le porte dopo aver fatto prigioniero in una battaglia il conte Goffreado; e più lungi spinte avrebbe le sue conquiste se non fosse stato richiamato dalle turbolenze dello statò. Egli riponeva tanta confidenza in Ugo Capeto che nel 986 stando sul suo letto di morte gli raccomandò suo figlio Luigi come all’amico il più sincero che avesse, al più saggio consigliere ed al più possente signore che vi fosse nel regno. Non essendo Luigi sopra-vissuto che un anno circa a suo padre senza lasciar discendenza , devolveasi dopo lui il trono a Carlo suo zio per diritto ili nascita, ma invece di prender possesso all’istante, egli giudicò più opportuno, dice la Cronica Sassone, di porre in deliberazione l’alfare. Convocò quindi numerosa assemblea, se si presta fede a Velly che cita in prova le seguenti parole di una lettera del famoso Ger-berto allora scolare di teologia a Reims, a Diederic 0 Thierri vescovo di Metz. Il duca Ugo raccolse seicento uomini d’anni, e alla nuova del suo avvicinarsi, il parlamento che tenevasi nel palazzo di Cornpiegne si disciolse sino dall’ undici di maggio. Ognuno prese la fuga e il duca Carlo, il conte Ileinchaid e i principi di Verrnan-dois... e il vescovo di Laon, Adalberon, che diede suo nipote in ostaggio a Bardas (così egli accenna Ugo Capeto) per V esecuzione di quanto hanno promesso Sigefrcddo c