DEI CONTI DI SUBSTANZIONE EC. 457 Francia. Riuscito quest’ultimo nell’anno y’iy a discacciarli da Maguelone, la devastò da cima a fondo acciò non divenisse un’altra volta asilo e piazza d’arme di que’barbari. Allora il vescovo di questa città trasferì la sua sede a Sub-stanzione. Parve però che Maguelone ben presto sia risorta dalle sue macerie; poiché Pipino recatosi nel 7^2 in Set-timania, rinvenne le piazze di quella provincia occupate da signori Goti che avendole rivendicate dai Saraceni, se n’era-110 formate altrettante signorie sotto il titolo di contee, del qual novero era il padie di San Benedetto d’ Aniane, qualificato conte di Magualone. Presume d. Yàissette con molta ragione che Pipino dopo avere accolte le lor sommissioni li abbia confermati nei loro possedimenti. Ma è ignoto il nome del padre di San Benedetto d’Aniane, e quello di Aigulfo che gli dà un moderno, è tutto di suo conio. Si sa solo ch’egli rese a Pipino importanti servigii, in particolarità all’assedio 0 blocco di Narbonna che tenne occupate le sue truppe dell’852 sino all’85y in cui egli s’impadronì della piazza. A M I C U S. L’anno 892 vedesi AMICUS col titolo di conte di Ma-guelone, ma non si sa nè donde sortisse, nè sino a qual tempo sia egli vissuto. ROBERTO. ROBERTO fu probabilmente l’immediato successore di Amicus. Di lui è fatta menzione in un diploma di Luigi il Ruono in data del i5 marzo, anno sesto del regno di questo principe, che lo qualifica in esso per conte di Maguelone e parla di lui come affatto di fresco trapassato. Da quest’ epoca i conti di Maguelone dispaiono dalla storia c veg-gonsi poscia in lor vece i conti di Substanzione e di Mei-