DEI CONTI 0 DUCni DI TOLOSA 337 sposò in seconde nozze Emma, figlia di Rótbold conte di Provenza, la quale portò nella casa di Tolosa ciò che chia-mossi in seguito il marchesato di Provenza. Dopo questo matrimonio Guglielmo formò la sua residenza ordinaria in Provenza. Il conte Guglielmo aveva diritto come tutti i grandi vassalli della corona di nominare ai vescovati ed alle abbazie poste sotto la sua giurisdizione; ma non era per niente scrupoloso sul modo di usare di questo diritto usurpato. Il vescovato di Chaors essendo rimasto vacante nel 990, egli l’offerse, di concerto coll’arcivescovo di Bour-ges, a Bernardo di Comborn abbate di Solignac mediante ragguardevole somma di denaro. Bernardo educato nell’abbazia di san Benedetto sulla Loira sotto il celebre Abbon, consultò su questo proposito il pio abbate, che lo distornò dall’accettarlo con una fortissima lettera; e atteso il suo rifiuto, il vescovato fu dato a Gauzebert uomo di distinti natali ( Vaisscle). Ademar di Chabannais racconta un singolare avvenimento succeduto a Tolosa sotto il governo di Guglielmo III. Era uso immcmorevole in questa città, che gliato de’ suoi onori. Vedendosi proscritto si ritirò dapprima ad Autun e poscia nella contea di Macon datagli da Bosone dopo avergli tolta quella di Autun. Egli non visse tranquillo in questo nuovo dipartimento, ed assediato poco dopo in Macon dai re Luigi e Carlomano, fu preso sul finire del-1’879 e a quanto sembra punito coll’ultimo supplizio (V. Bernardo conte di Bourges, Bernardo conte di Poitiers e Bernardo conte di Macon ). BERNARDO III. L’anno 878 BERNARDO conte d’Auvcrgnc cognominato piantavellosa, in latino pianta pilosa, non però lo stesso che Bernardo figlio di Dodane come pretende Vais-sete, fu sostituito dal re Luigi il Balbo a Bernardo II nel marchesato di Settimania. Egli si meritò la confidenza di quel monarca per 1’ attaccamento dimostratogli, e pei scr-T. IX. 22